E’ il film Fedrelanded (Songs of Earth) della regista norvegese Margreth Olin, prodotto da Margreth Olin con Lena Faye‑Lund Sandvik, produzione Speranza Film AS (Norvegia) e con la produzione esecutiva di Wim Wenders e Liv Ullmann ad essersi aggiudicato il Grand Prix des Festivals – Conseil de la Vallée, l’Oscar del cinema di montagna della XXVIII edizione del Cervino CineMountain, il festival internazionale di cinema di montagna più alto d’Europa.
Fedrelanded è un’opera spirituale e contemplativa, che fa della Terra stessa la protagonista. Un viaggio interiore e visivo tra le vallate norvegesi, dove la memoria si fonde col paesaggio e il tempo sembra sospendersi nel respiro della natura. “Come il grande cinema – si legge nella motivazione della Giuria Internazionale – riesce a sospenderci nel tempo, pur riproducendo il movimento incessante e salvifico della vita e della natura”.
La pellicola vincitrice è stata annunciata ieri, sabato 2 agosto, durante la cerimonia di chiusura e premiazione nella Piazzetta delle guide di Valtournenche.
Il Cervino CineMountain ha visto una grande affluenza di pubblico con oltre 50 film selezionati, 366 opere candidate da 73 Paesi, 19 anteprime, 50 ospiti, 40 appuntamenti tra matinées, incontri, proiezioni ed eventi serali.
Dalle matinées letterarie nella Piazzetta delle Guide ai panel sullo sport e sull’identità, dalle proiezioni per le scuole al Premio CVAlps, dal Born to Climb per i più piccoli agli incontri serali con campioni e scrittori, il Cervino CineMountain ha confermato la sua vocazione a raccontare la montagna come luogo di visione, crisi, ascolto e rinascita. Soddisfazione degli organizzatori anche per eventi come il dialogo generazionale tra Federica Brignone, la madre Ninna Quario e il fratello Davide nel cuore di Breuil-Cervinia, l’incontro con l’esploratore Alex Bellini, la serata celebrativa “Fino in fondo” con le leggende dello sci di fondo e la proiezione-evento di “Fiore mio” di Paolo Cognetti, vincitore ex aequo del CVALPS Award e gli appuntamenti dedicati ai più piccoli, dai film di CVA Mountain Kids, al pomeriggio di arrampicata con Hervé Barmasse, Edu Marìn, Urko Carmona, Simone Salvagnin e Don Papone.
Cervino CineMountain: gli altri vincitori dell’edizione 2025
PREMIO MONTAGNES DU MONDE
Ci porta in una miniera del Niger, Mountain of Gold di Roland Edzard (Francia/Niger, 2025), vincitore del premio come miglior film straniero, in un luogo dove i giovani inseguono sogni di riscatto e si scontrano con il peso della realtà. Un racconto di formazione, tra splendida fotografia e profondità sociale. Una corsa all’oro fatta di sogni, amicizia e resistenza ai margini del mondo.
Menzione speciale: Champions of the Golden Valley di Ben Sturgulewski (USA, 2024). Lo sport come strumento di speranza e unità in un paese segnato dai conflitti. Dopo aver sfiorato le Olimpiadi, Alishah Farhang torna in Afghanistan per promuovere lo sci tra i giovani di villaggi rivali. Con attrezzature di fortuna, organizza una gara che unisce la comunità. Quando arriva una crisi, sarà lo spirito dello sport a guidarli.
PREMIO MONTAGNE D’ITALIA
Il documentario di Katia Bernardi Nella pelle del drago di (Italia, 2025), miglior film italiano, trasforma il mistero di un incendio doloso in un’indagine collettiva, tra arte, natura, comunità e rinascita. 22 agosto 2023: un incendio doloso devasta “Drago Vaia”, l’imponente scultura in legno realizzata da Marco Martalar sull’altopiano di Lavarone, in Trentino. Il film indaga tra voci e prove per ricostruire le responsabilità, mentre l’artista, con ritmo tipico della “crime‑comedy in salsa country”, re-innalza dalla cenere un nuovo “Drago nero”, simbolo di resilienza e rinascita.
PREMIO MONTAGNES TOUT COURT
América di Javier Augusto Arias-Stella (Perù, 2025) è il nome della protagonista di questo film vincitore del premio come miglior cortometraggio: ha dieci anni e vive in un remoto villaggio delle Ande. Il suo sogno? Comprare una bicicletta per non arrivare mai più in ritardo a scuola. La sua famiglia è in crisi economica e il padre si rifiuta di usare i suoi lama per portare a spasso i turisti. Ma América è una bambina molto sveglia e prende l’iniziativa, facendo tornare il sorriso alla sua famiglia.
PREMIO FILM COMMISSION VALLÉE D’AOSTE
Conigli al cimitero del regista aostano Filippo Maria Pontiggia (Italia, 2025), ci porta nel tranquillo cimitero di Trento, dove un problema insolito sconvolge la comunità: un’invasione di conigli che mangiano i fiori e scavano buche tra le tombe. Le anziane del paese, esasperate, chiedono aiuto ai politici locali. Claudio Cia, un politico di opposizione, prende in mano la situazione, ideando piani stravaganti per catturare i conigli, mentre il sindaco e il suo staff cercano soluzioni legali e pratiche.
PREMIO SONY – MIGLIOR FOTOGRAFIA
Messengers di Jeffrey Zablotny (Canada, 2024) è il racconto di un’esplorazione di tre telescopi sotterranei in regioni remote di Canada, Giappone e Antartide, che rivela un nuovo modo di percepire l’universo dall’interno. Sottoterra, stiamo sognando dentro la Terra.
PREMIO C.A.I. – MIGLIOR FILM DI ALPINISMO
In The Last Expedition (Polonia, 2024) Eliza Kubarska ci racconta la storia della migliore alpinista del mondo: un’icona indipendente e determinata, forte e coraggiosa. La regista e alpinista Eliza Kubarska va alla ricerca di Wanda Rutkiewicz, scomparsa sull’Himalaya 30 anni fa. Eliza segue le orme dell’ultima spedizione di Wanda dal Nepal al Tibet, attraversando le vette più alte fino al Kanchenjunga, per scoprire cosa sia realmente accaduto.
PREMIO CVALPS – EX AEQUO
È di Paolo Cognetti la regia di Fiore Mio (Italia/Belgio, 2024), in cui lo scrittore e regista, accompagnato dal fedele cane Laki, risale il Monte Rosa per indagare sulla sparizione della sorgente vicino a casa sua a Estoul (Brusson). Lungo il cammino incontra amici e gestori di rifugi alpini ciascuno custode di una prospettiva unica sulla montagna. Il film alterna paesaggi silenziosi e suoni naturali a dialoghi essenziali, costruendo un’ode visiva alla fragilità dell’ecosistema alpino e al cambiamento climatico.
La storia di Play-Off, di Gaël Truc (Italia, 2025), è quella di un grande amore scoccato tra una comunità di montagna e l’hockey su ghiaccio. Nata come una scommessa, a metà degli anni ‘70, la passione fra questo sport e la popolazione di Cogne è cresciuta nel corso degli anni, fino a diventare il centro di tutto. Ma, tra partite epiche e serate goliardiche, anche le migliori storie d’amore hanno una fine.
PREMIO DEL PUBBLICO
Mountain of gold di Roland Edzard (Francia, 2025, 85’)
PREMIO DEL PUBBLICO – KIDS
Amen (Francia, 2024) di Orphée Coutier, Bettina Demarty, Kimie Maingonnat, Laurène Perego, Louise Poulain, Avril Zundel
PREMIO DEL PUBBLICO FILM COMMISSION VALLÉE D’AOSTE
Play-off di Gaël Truc (Italia, 2025, 30’)
PREMIO DEL PUBBLICO VERSANTE SPORT
Living the way di Juan Pablo Caballero (Italia, 2024, 15’)
PREMIO CIRCUIT
Kamay di Ilyas Yourish e Shahrokh Bikaran (Belgio, Afghanistan, 2024, 105’)
Una risposta
Si può sapere se la visione di Fedrelanded viene riproposta in qualche sala.
Grazie.