Finalmente anche il Comune di Sarre ha un forno comunitario attivo: si tratta del forno di Bellair, che si trova nell’omonimo villaggio nelle frazioni alte del capoluogo. Lo scorso fine settimana, il 18 e 19 ottobre, il forno è stato inaugurato con la sua prima infornata pubblica di Pan Ner. La struttura è storica, ma versava in uno stato di abbandono da tempo immemore ed è stata rimessa a nuovo molto recentemente dalla fondazione Willy Holler – ets. Si tratta di un’organizzazione che ha voluto realizzare il sogno di Willy Holler, purtroppo scomparso nel 2020.

Willy Clemens Maria Holler nacque a Monaco di Baviera nel 1935 e in Svizzera conobbe e poi sposò Vanda Parisio, originaria di questo villaggio. Dopo una vita vissuta insieme nel Canton Vallese, nel 2007 rimase vedovo e decise di stabilirsi definitivamente a Bellair, nella casa di famiglia della moglie. Affacciandosi ogni giorno sulla piazzetta del villaggio, notava lo stato di abbandono in cui versava l’antico forno consortile finché un giorno decise di mettersi all’opera per ridare nuova vita alla struttura con le sue mani.
Dopo la scomparsa di Willy, il fratello Hermann è venuto a sapere del suo sogno e ha deciso di fare un lascito a favore di una Fondazione da costituire per la rimessa a nuovo del forno. Qui ha inizio l’opera della Fondazione che, dopo aver ottenuto per il forno un comodato d’uso trentennale dalle famiglie consorziate, è riuscita ad acquistare i locali adiacenti indispensabili per la panificazione (ristrutturandoli e dotandoli della necessaria attrezzatura) e a restaurare l’immobile del forno. Anche la platea, ormai interamente degradata, è stata ricostruita conservandone l’antica volta in pietre tonde e consolidando le strutture murarie, previo consenso della Soprintendenza ai Beni Culturali.
La struttura e la storia del Forno
La storia del bene risale ai primi anni del XVIII° secolo (la trave del vecchio tetto porta la data del 1717) e a memoria d’uomo nessuno si ricorda di averlo visto funzionare. Il lavoro di restauro è stato estremamente delicato e complesso, ma grazie alla maestria e alla dedizione di alcuni artigiani del paese, l’obiettivo è stato raggiunto.
Il forno è posizionato all’aperto (nella piazzetta del villaggio) e non disponeva di alcun locale dedicato per la lavorazione del pane. Evidentemente ai tempi questa fase preparatoria avveniva all’interno delle singole abitazioni, mentre il forno veniva utilizzato esclusivamente per la cottura del pane.
La struttura, con volta in pietra, misura un diametro interno di 200 cm ed il basamento, completamente distrutto, è stato rifatto ex-novo utilizzando mattoni refrattari, per ragioni tecnico/pratiche. La bocca è formata da un unico arco in pietra con battuta, della larghezza di 60 cm, e sul quale è stata costruita e montata una speciale porta in ferro, anch’essa artigianale e realizzata su misura da un fabbro valdostano.
Forni accesi in tutta la Valle per Lo Pan Ner: Chamois e Arnad si aggiudicano il concorso
21 ottobre alle 18.18
Come ogni anno, ad ottobre, tornano ad accendersi gli antichi forni comunitari nei piccoli borghi valdostani. In questo contesto si svolge il concorso Lo Pan Ner, organizzato lo scorso fine settimana del 18 e 19 ottobre, nell’ambito della 10a Festa transfrontaliera Lo Pan Ner – I pani delle Alpi, nella frazione di La Queyaz nel Comune di Arnad. Il Sindaco Alexandre Bertolin, l’Assessore ai Beni e attività culturali Jean-Pierre Guichardaz e il Vice presidente della Regione Luigi Bertschy hanno premiato i vincitori del concorso.
IL MIGLIOR PANE NERO
Il miglior pane nero – sezione A (con almeno il 30% di segale e con il lievito compresso)
1° Forno di Corgnolaz – Chamois
2° Forno di Crépin – Valtournenche
3° Forno di Sorreley – Saint-Christophe
Il miglior pane nero – sezione B (con almeno il 70% di segale e libera scelta del lievito)
1° Forno di Machaby – Arnad
2° Forno di Ehgne – Gressoney-La-Trinité
3° Forno di La Saxe – Courmayeur
IL MIGLIOR PANE NERO CREATIVO
1° Forno di Corgnolaz – Chamois
2° Forno di Vieux – Rhêmes-Saint-Georges
3° Forno di Le Morasse – La Salle
La manifestazione Lo Pan Ner – I pani delle Alpi coinvolge territori e comunità diversi, uniti storicamente dalla coltivazione della segale, che da sempre ha un ruolo centrale nella tradizione gastronomica alpina e nella gestione del territorio. L’iniziativa costituisce un significativo momento di restituzione partecipativa alla comunità, coordinato dal BREL – Struttura Attività espositive e promozione identità culturale, volto alla valorizzazione e alla riattivazione di un patrimonio immateriale di grande valore: il sapere tradizionale legato alla produzione comunitaria del pane.




















