Il liscio è morto. Que viva il liscio con I Ragazzi del Villaggio!

Un album in uscita e un’estate piena di appuntamenti consacrano la nuova band valdostana che promette di cambiare la musica da ballo e farla rinascere in Valle d’Aosta.
I ragazzi del villaggio
Cultura

Dimenticate le sale da ballo polverose e dall’acustica malconcia e soprattutto allontanate il ricordo delle orchestre un po’ old school.

La passione di 5 ragazzi valdostani per la musica ha portato il quintetto I Ragazzi del Villaggio (Serena Charrey, voce, Christian Cerisey alla fisarmonica e alle tastiere, Christian Chouquer voce e batteria, Mathieu Rollandin al sax contralto e tenore e Federico Cabraz fisarmonica e voce),  a un’estate densa di appuntamenti, ma soprattutto a un album fresco fresco di mixaggio.

“Il liscio non esiste più? Non saprei, in ogni caso noi preferiamo chiamarla musica da ballo”.

Federico Cabraz, voce e fisarmonica del gruppo, non ha dubbi: “Abbiamo un approccio nuovo e fresco a questo tipo di musica, nelle nostre serate spaziamo fra i vari generi e ci capita anche di proporre qualcosa di molto attuale. Ci siamo conosciuti tutti tramite la musica e siamo diventati una famiglia, ecco perché tra noi c’è molta intesa. Non vogliamo rompere con la tradizione, ma per noi conta molto quello che mettiamo di nostro nella musica che proponiamo”.

Musica rima con qualità per Federico, Serena, Mathieu e i due Christian, che da subito vogliono mettere in chiaro una cosa: “La musica da ballo non è un’improvvisazione”. I componenti della band infatti sono quasi tutti diplomati e molti insegnano musica, mentre Serena è una studentessa Sfom che solo in un secondo momento si è avvicinata alla musica da ballo.

Negli anni l’immagine un po’ sbiadita del liscio si è costruita con tanto playback e delle improvvisazioni musicali che hanno fatto la disgrazia del genere, stereotipo che I Ragazzi vogliono completamente sovvertire: “Il liscio è tutto fuorché improvvisazione, il playback di basso livello e il playback in generale vanno dimenticati. Noi cerchiamo di portare sul palco della musica di qualità e del contenuto che valga la pena essere ascoltato”. Interessante è il modo in cui i giovani si rapportano a questo tipo di musica e com’è stato possibile creare un gruppo under 27 legato da questa passione: “Non è semplice – continua Federico -, i giovani non hanno fiducia nel genere, ma basta ascoltare e seguire le serate che facciamo in giro per ricredersi e devo dire che Serena, la nostra voce, è l’esempio lampante di come il liscio possa fare presa anche sui giovani. Oltretutto le nostre serate stanno andando bene e sono sempre seguite da gente di età molto diversa. A breve il nostro Mathieu partirà per un’avventura molto importante a livello personale, infatti ha passato le selezioni per il conservatorio dell’Aia, uno dei più importanti a livello jazzistico, e noi abbiamo già un sostituto, questo per dire che fra i giovani è difficile, ma non impossibile avere voglia di liscio”.

Eppure, nonostante le difficoltà che tutte le avventure incontrano sul loro cammino, dopo 3 anni di musica insieme, I Ragazzi del Villaggio riescono in un’impresa che, per una piccola band, non è scontata: la creazione e l’uscita di un album: “Siamo felicissimi e molto emozionati. Ci abbiamo creduto e ora, prima di un’estate che ci vedrà molto impegnati, abbiamo terminato il mixaggio del nostro primo disco: Amici Miei. Il titolo può sembrare molto tradizionalista, ma siamo certi che dal primo ascolto tutti capiranno che non è la solita musica!”.

Nell’album anche un’importante collaborazione con Marco Camporesi, fisarmonicista della Grande Orchestra Matteo Tarantino, perla che rende il traguardo ancora più importante.

Gli appuntamenti forti dell’estate saranno la presentazione del disco il 16 giugno a Saint-Christophe e il 2 al Raduno dei Cori della Valle d’Aosta a Gressan.

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