Il “Marché au Fort” è pronto per una diciottesima edizione di resistenza alle difficoltà del settore agricolo e ripartenza dopo due anni di stop pandemico. Le 71 aziende nostrane, con proposte che spaziano dall’enogastronomia all’artigianato, nonché gli eventi collaterali che andranno ad arricchire e animare il borgo di Bard durante le due giornate di sabato 8 e domenica 9 ottobre sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa tenutasi nel pomeriggio di oggi, venerdì 30 settembre.
“Determinazione e voglia di rimettersi in gioco”
L’edizione 2022 del “Marché au Fort” promette un buon riscontro e una grande adesione da parte delle aziende presenti, sei in più rispetto all’anno passato, alle cui fila si aggiungono due partner italiani presidi di Slow food che porteranno in loco due prodotti di eccellenza quali la prugna Ramassin di Valle Bronta, in provincia di Cuneo, ed il peperone di Capriglio di Asti.
“È indubbia la difficoltà riscontrata dal settore agricolo durante questa annata che, superate con qualche strascico residuo le due ondate di pandemia, ha impattato su produttori e prodotti tanto con rincari di energia e mangimi quanti con un clima disastroso alternato tra persistente siccità e gravi grandinate – commenta l’assessore all’Agricoltura Davide Sapinet -. Eppure, le aziende hanno risposto a tale crisi latente con determinazione e voglia di rimettersi in gioco e, durante questo evento, non mancheremo certo di festeggiare la loro tenacia e il loro desiderio di ritorno alla normalità”.
“Un format più che approvato”
Forti di una stretta cooperazione con il concomitante “Mele Vallée” di Antey, evento che vuole farsi fulcro di sinergia e valore aggiunto per i turisti che raggiungendo la regione possono così godere di ambedue le manifestazioni, il “Marché au Fort” pare confermarsi quale appuntamento consolidato per imprese e visitatori e promette di replicare i noti traguardi delle 10mila presenze registrate negli anni passati.
“Quello che spalma l’evento su due distinte giornate è oramai un format più che approvato, introdotto nel periodo delle restrizioni per ridurre il flusso di visitatori per ma in seguito così piaciuto ad ambedue espositori e turisti da convincerci a mantenerlo anche nelle stagioni successive – osserva Fabrizio Savoye, coordinatore del Dipartimento agricoltura -. Oltre al felice ritorno dei produttori di miele, ai quali i disagi riscontrati l’anno passato avevano impedito la partecipazione, abbiamo per tale edizione pensato sia a offerte gastronomiche slow in collaborazione con l’associazione ‘Borgo di Bard’ sia a numerosi altri eventi tra i quali le escursioni naturalistiche proposte dall’assessorato assieme alla cooperativa ‘Habitat‘”.
Mostre e cene
Oltre all’intrattenimento musicale di alcune bande di paese, come ricordato dalla sindaca di Bard Silvana Martino, uno dei punti vincenti del “Marché au Fort” è rappresentato non a caso dal suo strategico abbinamento tra cultura e messaggio enogastronomico.
“Durante i due giorni di manifestazione sarà possibile accedere e circolare liberamente nella zona della fortezza a titolo totalmente gratuito nonché, fermo restando che le mostre saranno come consuetudine a pagamento, svolgere tutta una serie di piccole attività quali laboratori e proiezioni cinematografiche dedite a coloro che vogliano prolungare la propria permanenza lungo tutto il fine settimana – ricorda Ornella Badery, presidente del Forte di Bard -. Inoltre, nella serata di sabato, sarà proposta una cena di livello con prodotti enogastronomici locali finalizzata a valorizzare le piccole realtà del territorio confermando peraltro la collaborazione con l’associazione ‘Octavia‘ di Cuneo, che ci fornirà uno dei piatti del menù, la bagna cauda, in cambio di altre pietanze valdostane da noi cucinate in occasione della sagra dedicata”.
Dalla Valle d’Aosta alla Svizzera
Per molte piccole e medie imprese locali il “Marché au Fort” rappresenta un buon biglietto da visita nonché una porta aperta verso la stagione autunnale nel momento massimo della propria produzione e della significatività dei proprio prodotti, ambedue premiate da un ampio flusso annuale di visitatori.
“Il nostro lavoro con l’assessorato per questa edizione 2022 è esordito immediatamente dopo la chiusa e il bilancio finale dell’edizione passata e si nutre di importanti sforzi dentro e fuori regione che ci hanno convinti a replicare il nostro oramai abituale buono regalo da 10 euro ottenibile con un acquisto complessivo di merce per un totale di 50 euro – illustra il presidente della Chambre valdôtaine Roberto Sapia -. Consci delle problematiche riscontrate da alcune aziende, le quali non sono tuttora in grado di reperire materie prime o imballaggi per i loro lavorati, abbiamo quest’anno avviato una cooperazione con la Camera di Commercio italiana in Svizzera, prodigatasi per programmare una serie di incontri tra compratori elvetici e venditori locali, una autentica opportunità di crescita e promozione della propria produzione”.