Dal Museo archeologico di Aosta a Palazzo Madama a Torino. Il pettorale da cavallo di epoca romana sarà in esposizione nel capoluogo torinese fino al 19 febbraio 2018 nella mostra "Odissee. diaspore, invasioni, migrazioni, viaggi e pellegrinaggi"
Ideata dal Direttore di Palazzo Madama Guido Curto e curata insieme agli storici dell’arte del museo, l’esposizione racconta il cammino dell’umanità sul pianeta Terra nel corso di una storia plurimillenaria. In particolare il tema dell’incontro/scontro tra culture diverse è analizzato rivolgendo lo sguardo alla rapida espansione dell’impero romano lungo le vie consolari di cui un ampio tratto attraversa anche la nostra regione in direzione dei colli alpini. Lo scontro tra Romani e barbari viene evidenziato in tutta la sua drammaticità nello straordinario pettorale da cavallo in bronzo, noto come balteo, eccezionalmente prestato dalla Regione per l’occasione.
"Il bronzo è un reperto di grande valore che ci viene richiesto dai più prestigiosi musei del mondo: basti pensare, per esempio, agli eventi del 2013/2014 relativi al Bimillenario della morte dell’Imperatore romano Augusto Ottaviano quando venne esposto in Giappone – spiegano il Presidente Laurent Viérin e l’Assessore Emily Rini – La sua temporanea collocazione a Torino esplicita i costruttivi rapporti tra le nostre sedi museali, nel caso specifico con il MAR – polo culturale della romanità – per creare forme di dialoghi e di collaborazione tra le Istituzioni impegnate nella valorizzazione del proprio patrimonio archeologico".
Il balteo è un pettorale per cavallo con raffigurata una scena di battaglia tra Romani e barbari, rinvenuto in prossimità della Porta Bramafan e risalente alla metà del II secolo d.C. La lamina carenata in bronzo era forse applicata alla statua di un cavallo o a un gruppo statuario equestre, rappresenta a sinistra l’imperatore a cavallo con la mano destra alzata nel gesto dell’acclamatio, mentre sotto e attorno a lui si svolge l’aspra scena di battaglia, chiusa a destra da un cavaliere che sovrasta un barbaro morente. A differenza dei soldati romani, i barbari portano la barba e le braghe.