Il rispetto declinato in quattro incontri: “Miroir” cambia stagione e torna a maggio

La rassegna Miroir torna ad Aosta con quattro appuntamenti gratuiti su violenza economica, diritto alla casa, caregiver e salute mentale. Al centro il tema del rispetto.
Da sx Tiziana Gagliardi Clotilde Forcellati Cristina Porta e Antonella Barillà
Cultura

Sarà il rispetto il filo conduttore della nuova edizione di Miroir, la rassegna promossa dalla Consulta per le pari opportunità e la non discriminazione del Comune di Aosta. Giunto alla quarta edizione, l’appuntamento cambia collocazione temporale, spostandosi dall’autunno alla primavera e proponendo quattro incontri a ingresso libero, organizzati in collaborazione con l’Università della Valle d’Aosta, l’Ordine degli avvocati e degli psicologi regionali e il Sai.

Si parte il 7 maggio, alle 17.30 nella sala Bcc di via Garibaldi, con un focus sulla violenza economica. “È forse la forma di violenza meno conosciuta”, sottolinea Antonella Barillà. “Il 60% delle donne che si rivolgono ai Centri antiviolenza non dispone di un proprio reddito”. Dopo un monologo dell’attrice Stefania Rosso, il tema sarà affrontato dalla docente dell’Università di Genova Valeria Maione, insieme a un rappresentante della Banca d’Italia, esperti dell’Ordine degli avvocati e degli psicologi. Modera Angelo Benozzo, docente UniVda con delega alle pari opportunità.

Il 21 maggio,alle 18 presso l’Università della Valle d’Aosta, si discuterà del diritto alla casa. In programma la proiezione di corti a cura di Aiace, seguita da testimonianze di studenti universitari, beneficiari del Sai e proprietari che hanno scelto di affittare a uso residenziale. L’incontro si chiuderà con una riflessione su esperienze concrete nate sul territorio. “Vogliamo dare spazio a soluzioni possibili su un tema urgente”, spiega Tiziana Gagliardi della Cooperativa Enaip.

Il 28 maggio, alle 20.30 nel salone ducale del Comune, sarà ospite la scrittrice Giulia Lombezzi con L’estate che ho ucciso mio nonno, una riflessione inedita e non stereotipata sul mondo dei caregiver. La presentazione sarà moderata dalla giornalista Cristina Porta, con letture affidate all’attore Andrea Damarco.

Chiude la rassegna, il 5 giugno alle 21 negli spazi di Plus, lo spettacolo Tutti non ci sono del Teatro Patologico, scritto e diretto da Dario D’Ambrosi. La pièce affronta il tema della salute mentale a 46 anni dalla legge Basaglia. “Una legge che ancora oggi fatica ad avere piena attuazione”, ricorda l’assessora comunale Clotilde Forcellati.

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