Acrobazie, poesia e musica: sono questi i tre elementi che sono stati necessari per la creazione di “Linguaggi invisibili. Silenziose connessioni con la natura“, lo spettacolo che ieri ha aperto la decima edizione di Plaisirs de Culture. Quest’anno, la rassegna è stata intitolata “Sospesi tra cielo e terra“, ed è completamente dedicata al tema della sostenibilità e la preservazione dei nostri beni culturali, sia naturali che artififciali: e quale spettacolo avrebbe potuto aprire tutto questo, se non una performance che prova ad emulare in tutto e per tutto il mondo vegetale?
Lo spettacolo si apre con l’attore Andrea Damarco, il quale recita delicate poesie che descrivono movimenti e sensazioni delle piante, oltre che a far riflettere il pubblico su cosa è la natura per ognuno di noi; nel frattempo, la sua narrazione aiuta lo spettatore a interpretare i movimenti e le acrobazie degli allievi della associazione dilettantistica Jubjoter, che su diversi attrezzi (come i tessuti aerei, le chinghie, il trapezio e il flying pole) emulano i movimenti e le azioni del mondo vegetale: dall’erba che cresce alle foglie che oscillano al vento, dalla linfa che sale su per gli alberi alle radici che si immettono nella terra e così via.
Il tutto, accompagnato dall’artista Riccardo Mantelli, nei panni di un vero e proprio suonatore di piante: infatti, mediante l’utilizzo di un computer, riesce a convertire le onde elettromagnetiche delle piante in suoni, che sotto le mani di un artista diventa vera e propria musica, atta a rendere lo spettacolo il più mistico e suggestivo che mai.
Al termine di tutto ciò, il conduttore televisivo (accompagnato dalla musica del gruppo FaStYle) Rai Federico Quaranta ha presentato il libro “Terra. Riscoprire le nostre origini per costruire un futuro migliore.“, anche questo dedicato al tema della sostenibilità; ma anche al significato in se di questa parola, che spesso viene più che semplificato dall’opinione comune, mentre rappresenta molto più dell’essere semplicemente eco-friendly.