La Cittadella “dà i numeri” dopo i primi 6 mesi di attività

Sono oltre 18 mila gli accessi alla Cittadella dei Giovani nel semestre settembre-marzo, con una media attuale di 192 accessi al giorno. Chi va in Cittadella lo fa per partecipare ad eventi, chiedere informazioni o seguire attività di animazione.
Cultura, Società

Sono oltre 18 mila gli accessi alla Cittadella dei Giovani nel semestre settembre-marzo, con una media attuale di 192 accessi al giorno. Chi va in Cittadella lo fa per partecipare ad eventi, chiedere informazioni al front office o seguire una delle attività di animazione o i corsi organizzati dalla struttura di Via Garibaldi. 

I numeri sono stati comunicati all’interno di un incontro con la stampa organizzato questa mattina, giovedì 17 marzo, per fare il punto sul primo semestre di gestione affidato all’Associazione temporanea di imprese guidata dal Consorzio Trait d’Union, da L’Eubage e dalla Quintetto di Pont-Saint-Martin. 

Le presenze all’interno della struttura sono in progressivo aumento e fanno registrare un 30% di incremento tra  settembre e marzo. "Il nostro primo obiettivo era proprio quello di riattivare la partecipazione, volevamo che in questi 6 mesi un buon numero di persone e in particolare i giovani tornassero a frequentare la Cittadella” spiega Jean Frassy, membro del direttivo. 

Anche sul fronte dell’uso degli spazi, si registra un certo movimento: i 12 spazi della struttura sono occupati una media di 9 volte al giorno, nel 33% dei casi dalle stesse attività promosse dalla Cittadella. “Il riempimento dei locali è buono, al punto che, già da alcune settimane, abbiamo un surplus di richieste rispetto agli spazi disponibili" spiega ancora Frassy. 

La filosofia dei nuovi gestori, ovvero "aprirsi al territorio e coinvolgere la comunità", è stata perseguita già in questa prima fase attraverso la collaborazione con 90 organizzazioni e 130 singoli, "Stiamo siglando accordi e protocolli con soggetti diversi tra cui la Direzione regionale delle politiche sociali, l’Università della Valle d’Aosta, il Serd, l’Azienda Usl, la Direzione Politiche del lavoro" ha dichiarato Fabio Molino, del direttivo di Cittadella. 

L’area artistico-culturale è quella su cui i nuovi gestori hanno puntato e vogliono puntare per raggiunge un pubblico plurale: in 6 mesi sono una ventina gli eventi pubblici organizzati anche in collaborazione con altri soggetto. "La nostra idea è di creare una serie di attività che siano il frutto di collaborazione con il territorio: ci piace valorizzare le intelligenze che ci sono sul territorio" ha detto Enrico Montrosset, il direttore artistico. 

A breve, infine, dovrebbe partire un tavolo delle risorse che riunirà una volta al mese realtà giovanili e del mondo studentesco per programmare insieme le attività future di Cittadella. "E’ una scelta che abbiamo preso per alimentare il coinvolgimento, siamo consapevoli che si tratti di una scommessa" ha dichiarato ancora Frassy. 

 

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