Nonostante la neve scenda copiosa sulle vie di Aosta in questa prima giornata della Foire, migliaia di visitatori sono accorsi, come ogni anno, da tutta la Valle e da fuori dando vita ad un’atmosfera unica e stregata. Così tra un’indicazione sul percorso da seguire, un bicchiere di vino caldo al riparo di un gazebo e un sorriso non è difficile imbattersi in visitatori arrivati qui da tutta Italia e anche d’oltralpe.
C’è la famiglia Favre, tre intere generazioni in visita dall’Haute Savoye, con le grand-père venuto a rinnovare il tradizionale gemellaggio con gli amici valdostani che guida les fils et les enfants per le vie del capoluogo. C’è una chiassosa comitiva di Cuneo piuttosto restia a rilasciare dichiarazioni ed essere fotografata. C’è il signor Ferruccio Mezzadri, uno dei pochi ad aver optato per un mezzo di trasporto sostenibile, arrivato da Parma con il pullman della locale associazione ex-alpini, sempre pronti a fare festa!
Ancora incontriamo monsieur e madame Villair, da Annency in Valle per un lungo week-end, che non smettono di fare foto alle opere degli artigiani e ai vari stand. Come del resto gli Hervé, una giovane coppia di sposini, che dopo aver trascorso un week-end di sci a Cervinia ne hanno approfittato per visitare la fiera di cui tanto hanno sentito parlare e Mons. Colonelle appassionato di artigianato e sculture in legno che per il secondo anno consecutivo ha colto l’occasione per venir a trovare la sua affascinante amica Elena di Aosta.
Sotto il porticato del comune in piazza Chanoux, incontriamo una anziana coppia del nord Italia che attrezzati di ciotola e mantella ne approfittano per far asciugare e rifocillare il loro amico a quattro zampe. Più in la c’è Sonia da Cremona con il marito e la bimba che mangiano un panino al riparo dalle intemperie. Hanno letto della Fiera di Sant’Orso su una rivista e sono sorpresi dell’ottima organizzazione; per poter approfittare al meglio della Millenaria si fermeranno anche domani.
Camminando per piazza Narbonne conosciamo Sophie, studentessa Erasmus presso l’Università della Valle d’Aosta e i suoi amici giunti in visita per l’occasione che birra in mano e incuranti delle precipitazioni sono già pronti per la veillà di stasera.