Prima il forte vento, poi le nubi che si insediano minacciose sopra il Teatro Romano e infine, pochi minuti dopo l’ingresso sulla scena della Compagnia, il diluvio. Aosta Classica e la sua prima opera lirica devono arrendersi al tempo inclemente. Rimane sul palco solo il mappamondo acceso, mentre tutti, musicisti e compagnia, scappano dalla scena.
Nessun dubbio per i musicisti: gli strumenti si sono bagnati e non è il caso di continuare la performance, tutto si rimanda al giorno seguente (oggi n.d.r.), venerdì 26 luglio, alle 21 al Conservatoire.
Nata dalla collaborazione con il Conservatoire de la Vallée d’Aoste, l’opera, la prima lirica della rassegna, è una produzione originale con il suo debutto assoluto proprio nel capoluogo regionale. A portare in scena l’opera buffa di Giovanni Paisiello, composta e rappresentata nel 1779 alla corte di Caterina II di Russia a San Pietroburgo, saranno le soprane Valeria La Grotta, Georgia Tryfonanel ruolo di Clarice, Cristina Mosca nel ruolo di Cassandra, i baritoni Thomas Hansen (Giuliano) e Nicola Ciancio (Petronio). L’orchestra vede invece la presenza sul palco di Bianca Fiorito (flauto traverso), Linda Alijaj e Timothée Vendeville (Oboi), Kamila Wyslucha (fagotto), Aleksandra Brzóskowska e Tiphaine Hervouet (violini), Maxwell Alemán (Alto/viola), Matylda Adamus (violoncello), Peter Ferretti (contrabbasso) e Geronimo Fais (clavicembalista). La regia sarà a cura di Carlos Harmuch mentre la direzione musicale di Martin Gester.
Sarebbe stata la grande novità di questa edizione di Aosta Classica e avrebbe portato al Teatro Romano finalmente un tassello che manca da tempo nel panorama culturale valdostano: la lirica, espressione che non trova nel capoluogo gli spazi organizzati e giusti per prodursi. Un’opera lirica diversa dalle altre, un adattamento non solo scenico, ma mentale con costumi contemporanei e brio, intuibile da subito, nonostante il poco tempo che le condizioni meteorologiche hanno offerto al pubblico per apprezzare Gli astrologi immaginari.
Se lo spettacolo è rimandato di certo il panico non c’è stato. Il pubblico ha subito ottenuto spiegazioni e oggi nella sala del Conservatoire chiunque fosse già in possesso del biglietto potrà accedere allo spettacolo. Rimangono ancora posti disponibili.