“La Valle d’Aosta è il posto più bello e accogliente che abbiamo filmato” /FOTO&VIDEO

24 Aprile 2015

“Questo è il mio ultimo giorno da impiegato Marvel ed è molto importante passarlo qui con voi stasera. Questo è stato il primo posto che abbiamo visitato durante lo "scouting", il primo dove abbiamo girato, il posto dove abbiamo ricevuto l’accoglienza migliore e il più straordinario che abbiamo filmato”. Joss Whedon, regista di Avengers: Age of Ultron, ha ripagato così il lungo applauso riservatogli dal Palais di Saint-Vincent ieri sera, prima della seconda proiezione speciale organizzata dal Forte di Bard per festeggiare l’uscita del kolossal targato Marvel Studios-Disney.

Per la verità la guest star della serata aveva esordito abbozzando qualche parola in italiano – “grazie…rigatoni, it’s all I got” – prima di passare ai complimenti e alle domande poste da Gabriele Accornero, amministratore delegato dell’Associazione Forte di Bard che per l’occasione ha fatto anche da presentatore e traduttore. “Per noi è stato importante trovare un posto fantastico che non avesse già trovato James Bond” ha scherzato Whedon, aggiungendo che “non avete un’idea di quanto abbiamo bevuto quando eravamo qui”.


 

Sulla falsa riga di ciò che è accaduto in serata, un paio d’ore prima, nel tardo pomeriggio, Whedon ha incontrato i giornalisti all’auditorium dell’Opera Mortai del Forte di Bard. Arrivato direttamente da Milano, dove ha presentato il film in un’ulteriore conferenza stampa, Whedon è apparso molto stanco, sicuramente provato dal tour promozionale che lo ha visto girare nuovamente il mondo nelle ultime due settimane. Giacca leggera e camicia casual (gallery fotografica), nei venti minuti di domande e risposte senza replica concesse dalla Disney, il regista si è progressivamente sciolto, regalando anche qualche battuta.

Per chi se lo stesse chiedendo, anche se appare piuttosto ovvio dopo aver visto la pellicola, il Forte di Bard non sarà presente nel prossimo film dei Vendicatori, Infinity War. In ogni caso, è comprensibile che Whedon non abbia troppa voglia di parlarne, dopo gli screzi con la produzione. “Non lo so, non direi – ha spiegato il regista – in ogni caso non sarò io a occuparmene”. La regia del prossimo film che uscirà in due parti, nel 2018 e 2019, è stata infatti affidata a Joe e Anthony Russo.

Il Forte, comunque ha lasciato il segno. “E’ molto bello ma soprattutto è ricco di storia. E’ una fortezza, strategica dal punto di vista militare, tanto da diventare senza tempo, come la storia che volevamo raccontare, oltre la fantascienza: insomma un luogo ideale”. Qualche difficoltà a girare in Valle d’Aosta? “Il problema più grande che abbiamo riscontrato lavorando qui? Salire in auto fino in cima al Forte”, ha scherzato il regista.

Anche riguardo al rapporto con le star, Whedon è stato molto diplomatico. “Non c’è differenza tra lavorare con grandi attori e grosse produzioni, rispetto al farlo con attori meno noti e piccole troupes: sono professionisti, o almeno lo sono quelli con i quali ho lavorato io, e una volta che sono in scena fanno il loro lavoro”. E con Scarlett Johansson, rimasta incinta durante le riprese, come avete fatto? “Abbiamo spostato le sue riprese, abbiamo usato una controfigura e tutti i trucchi del mestiere per far si che non si vedesse la pancia”. Il suo supereroe prediletto, neanche a dirlo, è interpretato proprio da lei. “Non ho un vero preferito, però ho un debole per la Vedova Nera, perché ha meno poteri e si deve essere più creativi nel suo sviluppo. E anche Quicksilver, perché è pieno di sè stesso, proprio come me”.

All’ultima domanda, però, Whedon s’incupisce ancora. Nel mondo reale, chi potrebbero essere Ultron e Iron Man? “Ultron sono io, perché sono frustrato allo stesso modo dalle persone e dalle cose terribili che si fanno tra di loro. E’ come mi sento ed è per questo che l’ho scritto così, dal profondo del mio cuore”.
 

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