La Veillà apre le danze per l’edizione 1012 della Fiera di Sant’Orso a Donnas

Sabato 14 gennaio alle 19,30 è in programma la caratteristica Fiaccolata per il Borgo in onore degli artigiani. L’apertura ufficiale con l’esposizione dei lavori artigianali si terrà solo domenica mattina con oltre 500 artigiani.
La veillaà della fiera di Sant'Orso a Donnas
Cultura

Si è aperta con la Veillà di ieri sera, venerdì 13 gennaio, la tradizionale fiera di Sant’Orso di Donnas, consueto preludio della sorella maggiore: la Foire di Aosta di fine mese.

Un’autentica folla ha preso parte ai festeggiamenti organizzati in oltre 20 cantine del borgo dove turisti e curiosi hanno potuto gustare le specialità enogastronomiche valdostane con il sottofondo di canti e balli di gruppi musicali, di canto di tradizione e folcloristici.

Sabato 14 gennaio alle 19.30 è in programma la caratteristica fiaccolata per il borgo in onore degli artigiani, a seguire Santa Messa nella Chiesa di Sant’Orso. Alle 21 si terrà lo spettacolo teatrale al Salone Bec Renon del gruppo "La Compagnie dou Beufet".
L’apertura ufficiale della 1012 edizione della fiera con l’esposizione dei lavori artigianali si terrà solo domenica mattina nelle vie del borgo con gli oltre 500 artigiani che esporranno sculture, bassorilievi, intagli su legno e pietra ollare, oggetti in rame e ferro battuto, tessuti, pizzi e ricami, utensili per l’agricoltura e oggetti di uso domestico.

Tra le novità di quest’anno ci sono poi i laboratori esperienziali e formativi per i bambini. Il primo, intitolato “Le strade del … Gusto”, tratterà il mestiere del casaro. Il laboratorio, suddiviso in 6 sedute da h1,30, curato dai casari di Donnas, guiderà i bambini dai 4 ai 10 anni nell’arte della trasformazione del latte. In contemporanea, nella sede del Museo della Vite e dell’Uva, la sezione didattica del Museo dell’Artigianato Valdostano (MAV) istituirà 6 laboratori didattici di falegnameria, per bambini da 6 a 10 anni, dove in circa un’ora, costruiranno un oggetto che richiama la Fiera e il territorio di Donnas.
Per l’occasione è stata anche allestita una mostra in biblioteca dal titolo “Can savivo henque mindjavo, sulla tavola dei nostri nonni” che quest’anno si occupa di cibo e della sua preparazione: castagne, frumento, uva, noci, frutta, verdura, raccontati attraverso ricette, interviste, oggetti dell’artigianato tipico. La Banda Musicale del comune ha voluto poi arricchire di colori e suoni questo appuntamento invitando alla festa il Coro Viva Voce, il Coro Mont Rose, il gruppo delle Landzettes de la Coumba Freida, il quartetto di fisarmoniche «Simon, Alex, Marco, Michel», i gruppi Pifferi e Tamburi di Arnad, i Lou Tintamaro di Cogne e altri ancora.

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