La visita a Cascina Caccia conclude oggi “il Percorso della Legalità”

Ad accompagnare una cinquantina di studenti delle istituzioni scolastiche classica e artistica e di istruzione professionale di Aosta, nella visita all'immobile confiscato alla mafia, è il Presidente della Regione Augusto Rollandin.
Le classi in visita alla Cascina Caccia
Cultura

Con la visita, in programma oggi, di Cascina Caccia, bene confiscato alla mafia nel maggio del 2007 nel comune di San Sebastiano Po, si conclude oggi il "Percorso della Legalità: la responsabilità individuale", rivolto alle scuole valdostane e organizzato dall’Assessorato dell’istruzione e dal Sindacato Autonomo di Polizia, in collaborazione con la Presidenza della Regione, il Comune di Aosta e il Consiglio regionale.

Ad accompagnare una cinquantina di studenti delle istituzioni scolastiche classica e artistica e di istruzione professionale di Aosta, è il Presidente  della Regione Augusto Rollandin.

Per ristrutturare Cascina Caccia, immobile gestito dal Gruppo Abele, la Regione Valle d'Aosta ha recentemente stanziato 200 mila euro. La struttura ospita oggi una comunità residenziale e sociale che si occupa di educazione alla legalità e alla cittadinanza con l’organizzazione di visite e percorsi rivolti alle scuole, con l’accoglienza per giovani e con l’impegno per la giustizia sociale e la sostenibilità ambientale.

“E’ compito delle istituzioni promuovere la legalità e la sicurezza e far sì che “non si dimentichi. –  ha sottolineato prima della partenza il presidente Rollandin – Con il sostegno al progetto di ristrutturazione della Cascina deciso dalla Giunta regionale, la Valle d’Aosta vuole dare il suo contributo per far crescere le nuove generazioni in una società alternativa alle mafie e ad ogni sopruso della libertà”.
 

"La volontà dell’Assessorato – aggiunge l’Assessore Laurent Viérin –nel proporre alle scuole tale il Percorso della legalità è quella di diffondere la cultura della legalità e favorire la presa di coscienza nei giovani rispetto a fatti importanti che hanno segnato la storia del nostro Paese e la crescita della società civile.”
 
 
 

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