L’amicizia, i legami e ciò che conta davvero in “Come nei film”, la nuova canzone di Peter Blame

L'artista valdostano, dopo una importante parentesi milanese, torna ad Aosta per ritrovare l'essenziale e lanciare il suo nuovo pezzo. "Come nei film" uscirà il 9 maggio prossimo. Lui dice: "Solo Aosta sa chi sono veramente".
Peter Blame
Cultura

Una nuova canzone e nuovi orizzonti per il cantautore Pietro Mirabello, in arte Peter Blame. Dopo diversi singoli che avevano smosso il panorama pop valdostano (e non solo!), l’artista valdostano, all’epoca a Milano per gli studi, era riuscito con il suo produttore Driddu (Andrea Mirabello n.d.r), ad aprire diverse tappe del tour 2022 di Mondo Marcio, mentre ora è il momento di “Come nei film”, l’ultimo brano che parla di amicizia e legami, cantato e scritto insieme all’artista sardo Zeep.

Il pezzo, in uscita il 9 maggio, arriva dopo un periodo di vuoto lasciato da un grande salto che ha portato il duo su palchi importanti come spalla del rapper italiano, dopo gli studi da finire e la musica da rimettere al centro del percorso artistico: “Dopo la parentesi con Mattia ‘Mene’ Menegazzi come manager e la grande avventura con Mondo Marcio, che ci ha regalato tantissimo a livello artistico e personale, – spiega l’artista – io avevo bisogno di ritrovarmi, di ritrovare l’ispirazione, quella vera, quella che mi permette di mettere in musica le cose importanti”.

“L’amicizia, che è al centro di Come nei film, – aggiunge – era una delle cose da ritrovare e su cui puntare tutto, di nuovo. Anche il video che uscirà dopo il lancio della canzone è frutto di legami di amicizia e di stima molto solidi, devo ringraziare come sempre Driddu, ma anche Marco Zangirolami per il mix&master e Antony Carvelli e Stefano Mirabello per il girato e la direzione. Come nei Film è un brano che segna l’inizio di un nuovo capitolo artistico, più maturo e consapevole, in cui la mia identità musicale si fa ancora più nitida”.

Ed è per ritrovare l’essenziale che Pietro torna ad Aosta, un po’ controcorrente rispetto a quello che solitamente fanno gli artisti emergenti che, anzi, cercano di stare il più possibile nelle grandi città, dove le occasioni sono tante: “Quando mi sono laureato ho deciso di tornare ad Aosta. È una scelta che sicuramente è stata per me dettata dal bisogno di ritrovare un po’ le mie radici, la mia famiglia e i miei amici, ma anche per la qualità della vita in relazione al lavoro e per cercare d concentrarmi in maniera più tranquilla sul mio sogno, che rimane la musica”.

“Milano mi ha dato tanto, – dice ancora Peter – non la abbandono nel senso che per fare musica ci torno spesso, ma per me è fondamentale vivere la mia regione, cercare qui l’ispirazione e l’equilibrio. Aosta mi fa capire quali cose contano e quali sono superficiali, mentre a Milano troppo spesso mi sono trovato a vivere situazioni che sembravano vitali, ma che si sono rivelate superflue, troppo patinate per andare in profondità. Non nego che Milano mi abbia lasciato molti amici e delle opportunità incredibili, ma sentivo il bisogno di tornare alla base. Il pezzo infatti è nato qui ad Aosta, in modo del tutto spontaneo, durante una sessione con mio cugino Driddu, nel nostro studio”.

Del nuovo brano, Blame racconta: “È bastato un giro di chitarra giusto, e tutto ha preso forma da sé. In questo nuovo capitolo voglio mostrarmi per quello che sono, senza filtri. Per questo ho scelto di partire da qualcosa che mi sta davvero a cuore: l’amicizia. È un sentimento che spesso diamo per scontato. Io stesso non avevo mai scritto una canzone per i miei amici, e mi sono reso conto che, in certi momenti, li stavo perdendo… forse perché avevo perso un po’ anche me stesso. Zeep ha saputo cogliere perfettamente l’atmosfera, mettendo in parole anche quell’amore verso le proprie imperfezioni che, a volte, tutti facciamo fatica ad accettare”.

Peter Blame
Peter Blame

La metà del duo artistico, Driddu, rimane a Milano e continua la carriera nel mondo della produzione e come speaker per una radio online, mentre Peter diventa professore di diritto al Liceo Linguistico di Courmayeur dove “i ragazzi mi danno tantissimo a livello lavorativo e di esperienza personale. Non pensavo che potesse essere un’esperienza così intensa e lo scambio continuo che ho con loro mi galvanizza e m fa dire che anche nel lavoro, anche in queste esperienze si può trovare una forte determinazione”.

Lo scambio con i ragazzi è anche sul panorama musicale, che verte principalmente sui suoni della trap, un mondo distante da Peter, ma che lo aiuta nella comprensione delle nuove generazioni e dei loro gusti musicali: “Scambiamo idee e punti di vista, ovviamente loro hanno ascoltato le mie canzoni e per me è stato molto bello avere il loro parere e capire cosa piaccia o meno”.

Raccontare la provincia è il nuovo obiettivo di Peter Blame che inizia un nuovo ciclo a casa, dove l’ispirazione non gli manca e dove andare all’essenziale è una necessità prima ancora che una strada da intraprendere: “L’ultima canzone è nata da un’amicizia e parla di amicizia, questo per me è l’essenziale dopo un periodo di grandi interrogativi sul futuro, sulle decisioni da prendere e cosa lasciare indietro; la famiglia, i miei amici e la mia ragazza sono stati fondamentali nel ricentrarmi e ritrovare cosa potesse essere il motore della mia musica. So con certezza che solo Aosta sa chi sono veramente ed è qui che vorrei far muovere le cose e fare la musica che mi fa stare bene: mi piacerebbe senza dubbio fare qui dei live, magari sognare un’apertura di una tappa di Musicastelle, sarebbe un sogno e mi piace credere nei miei sogni”.

Mentre un nuovo pezzo è in cantiere per l’estate, Pietro, molto vicino alla squadra dello Stade Valdôtain Rugby, festeggia e canta il nuovo pezzo con i giocatori neo promossi durante la festa per la promozione, a sottolineare il legame con la sua terra, che si è rinnovato e che potrebbe, dare vita a un inno della formazione di stanza a Sarre, come già altri artisti italiani e non hanno fatto prima di lui per altri sport.

 

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