La Pimpa “predza patoué”. Dopo Geronimo Stilton, topo giornalista molto amato dai bambini, anche la cagna a pois rossi nata 35 anni fa dalla matita di Altan è stata arruolata dall’assessorato regionale alla cultura per partecipare a un progetto dedicato ai più piccoli. Quattro episodi de La Pimpa sono stati tradotti e doppiati in francoprovenzale, canzoni comprese, e inseriti in un dvd che è stato presentato questa mattina alla Cittadella dei Giovani.
Le sedie dell’Auditorium erano gremite di bambini delle scuole dell’infanzia e primarie di tutta la regione, curiosi di scoprire in anteprima la Pimpa in questa versione valdostana. La cagnolina a pallini non è nuova a questo genere di iniziative, essendo stata già doppiata in sardo, ladino, cimbro, friulano e in altre lingue minoritarie. L’obiettivo è quello di incoraggiare le nuove generazioni a mantenere vive le loro identità linguistiche. Dal momento che non esiste un patois standardizzato, è stato scelto di utilizzare vari tipi di dialetto, quelli di Arnad, Brusson, Cogne, Gignod, Saint-Christophe e Saint Marcel.
Ad interpretare i vari personaggi sono stati gli attori della Fédérachon Valdoténa de Téatro Populéro, alcuni dei quali, questa mattina, hanno indossato letteralmente i panni dei loro alter ego, allestendo dei piccoli sketch. Non è stata un’impresa facile, ha sottolineato la Pimpa, ovvero Elisa Pieiller, della compagnia Tan Pe Ri-Ye, raggiunta prima dello spettacolo. Proprio per questo la soddisfazione è stata grande. “Non siamo esperti di doppiaggio, e inoltre prestare la voce a un cartone animato non è come farlo con un viso umano, è difficile sincronizzarsi rispetto al movimento disegnato” ha spiegato. “Abbiamo cercato di entrare nei personaggi, anche attraverso i movimenti, poi abbiamo provato insieme lo spettacolo. Speriamo bene!”.
La Pimpa è nota anche per le musiche e le canzoni che accompagnano il cartone animato, e così, per completare l’opera, sono stati tradotti in patois e registrati tre brani, eseguiti da quattordici bambini del coro “Les enfants du Grand Paradis”, accompagnati al pianoforte da Luca Casella. “Tradurre i testi in patois non è stato facile” ha ricordato quest’ultimo. “La metrica è completamente differente, e perciò abbiamo dovuto apportare varie modifiche all’originale, ma il risultato è ottimo. I bambini hanno lavorato duramente, ma con grande entusiasmo”. I dvd verranno impiegati dalle scuole della regione come materiale didattico.