Luchino Revelli Beaumont Cittadino Onorario di Courmayeur

La cerimonia ufficiale di conferimento si terrà sabato 18 agosto, alle ore 16.30, al Jardin de l’Ange.
Luchino Revelli Beaumont
Cultura

Courmayeur da sabato potrà contare su nuovo illustre concittadino. Il Comune, guidato da Fabrizia Derriard, ha infatti deciso di conferire all’avvocato Luchino Revelli Beaumont la “Cittadinanza Onoraria”. La cerimonia ufficiale si terrà sabato 18 agosto, alle ore 16.30, al Jardin de l’Ange.

"Un atto attraverso il quale Courmayeur – si legge in una nota – nel ricordare le importanti “capacità dirigenziali dell’Avv. Revelli Beaumont, che ne hanno fatto un protagonista di importanti passaggi della storia imprenditoriale nazionale del dopoguerra”, ha soprattutto voluto dare un segno di riconoscimento del “profondo affetto che unisce lui e la sua famiglia a Courmayeur da oltre un secolo, in un legame denso anche di preziose memorie delle frequentazioni del paese da parte di illustri personaggi della grande Storia nazionale del XX secolo”.

L’avvocato è nato a Genova il 9 febbraio del 1919, da una famiglia che nei secoli ha espresso artisti, uomini di stato, giureconsulti, filosofi e letterati, le cui origini certe risalgono al XIV secolo, con radici in Piemonte e Savoia. La mamma, la signora Maria Zuccante lo portò a Courmayeur per la prima volta, a soli cinque mesi, nel luglio dell’anno della sua nascita, e da ben 93 anni l’avvocato, puntualmente, ogni estate, torna Dolonne con la sua famiglia per trascorrere le vacanze. A Courmayeur riposa anche, nel cimitero del paese, la moglie dell’avvocato, Maria Elda,

“La montagna fu per me una sola – scrive nel suo libro di memorie “Forse da Raccontare” – Il Monte Bianco, con il suo massiccio di imponenti ghiacciai e vertiginose cime di granito scuro. Le due valli di Courmayeur, la Val Veny drammatica per la montagna che incombe, misteriosa e pericolosa, con la Dora spumeggiante tra i sassi rotolanti; la Val Ferret, dolce per i declivi che armoniosamente discendono a valle, con l’altra Dora che vi scorre pacifica e rasserenante, furono e sono le valli che prediligo al mondo”.

 

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