Musica e cucina tradizionale, ritorna “Saveurs en Musique”

Per sette venerdì consecutivi, in alcuni ristoranti che hanno ottenuto il contrassegno di qualità “Saveurs du Val d’Aoste” andranno in scena menù tradizionali, accompagnati da intermezzi musicali.
Saveurs en musique
Cultura

Torna l’ormai tradizionale edizione estiva di Saveurs en Musique, una kermesse di musica e sapori all’insegna della tradizione. Dal 6 luglio al 31 agosto, per sette venerdì consecutivi, con inizio alle 20.30, in alcuni ristoranti che hanno ottenuto il contrassegno di qualità “Saveurs du Val d’Aoste” andranno in scena menù ad hoc che porteranno all’attenzione alcune tra le ricette più tipiche della tradizione, condite con un pizzico di creatività e con alcuni dei più buoni prodotti dell’agroalimentare artigianale valdostano.

In abbinamento i vini locali, le cui caratteristiche saranno illustrate direttamente da chi li produce. Il tutto accompagnato da intermezzi di musica e di storie: brani rivisitati della musica tradizionale valdostana e monologhi teatrali che raccontano la magia di luoghi e sapori di questa piccola terra incantata. La quota di partecipazione di ogni serata è di 40 euro, tutto compreso. Ogni venerdì sarà affrontato un tema differente tra formaggi vaccini e caprini, ortaggi, piccoli frutti, pane e dolci e carne valdostana. Informazioni e prenotazioni obbligatorie presso tutti gli Uffici del Turismo (Tel. 0165.236627-www.lovevda.it)
 

Il programma di luglio:

FORMAGGI VACCINI | 6 luglio | Maison Rosset | Nus
Terra di pascoli e verdi boschi, il formaggio è un prodotto naturale, insito nella natura della Valle d’Aosta. Tra i formaggi vaccini del paniere valdostano ecco quindi la regina Fontina Dop ma anche il Vallée d’Aoste Fromadzo Dop, il burro, il reblec, il reblec de crama, la brossa, il séras, il salignon e la toma di Gressoney. Meraviglie culinarie, perle rare tutte da scoprire. Nel menu studiato dallo chef Elena Rosset della Maison Rosset di Nus si potrà avere un piccolo assaggio di alcuni gioielli locali: tometta fresca “de lasì di noutre vatse” con insalata, Motzetta con scaglie di Fontina Dop “seizounae” e flan di “coute” con formaggi valdostani (abbinato con Valée d’Aoste Doc Nus Malvoisie); polenta “quetta dusù lo fornet” con fonduta e ravioli “de see” ed erbette “avué lo beuro colò” (Vallée d’Aosta Doc Nus Rouge); “tartiffle beuraye” (patate lesse) con selezione dei nostri formaggi vaccini (Vallée d’Aoste Doc Fumin); gelato fatto in casa con il nostro latte vaccino (Vallée d’Aoste Doc Nus Malvoisie Flértry). I vini in abbinamento sono della cantina Les Granges di Gualtiero e Liana Crea. In accompagnamento: “I luoghi e i sapori dei formaggi vaccini”, narrati da Donatella Cinà con l’intrattenimento musicale dei Trouveur Valdotèn.

FORMAGGI CAPRINI | 13 luglio | Auberge de la Maison | Courmayeur
In Valle d’Aosta, la produzione di formaggi prodotti con il latte di capra è limitata e sono poche le aziende casearie che ne curano la commercializzazione. Una rarità, insomma, che si potrà gustare al meglio nel menu che lo chef Rocco Melchiorre del ristorante Auberge de la Maison di Courmayeur ha approntato per la serata: cremino di ricotta fresca di capra e zucchine con crostino al Viou de Tsheuvra e insalata aromatica di caprino caldo di media stagionatura all’aceto balsamico di lamponi (Vallée d’Aoste Doc Petit Arvine); chicche alla crema di petite tomme de chèvre di media stagionatura e briciole di boudin (Vallée d’Aoste Doc Torrette selezione Auberge); cotechino valdostano su patata rossa con fonduta di toma di capra stagionata aromatizzata al timo (Vallée d’Aoste Doc Torrette selezione Auberge); semifreddo di latte di capra con salsa ai frutti di bosco (Les Abeilles, vino da uve stramature). I vini in abbinamento sono della cantina Les Crêtes di Charrère Costantino & C. In accompagnamento: “I luoghi e i sapori dei formaggi caprini” narrati da Donatella Cinà con l’intrattenimento musicale di Erik Bionaz.

ORTAGGI | 20 luglio | Frantze | Ayas
Un tempo, quando la tecnologia non veniva in aiuto alla vita dell’uomo, in Valle d’Aosta, terra impervia per le coltivazioni, bisognava fare i conti con le priorità: gli orti non erano molti e nemmeno tanto grandi, perché si privilegiavano i prati da sfalcio per il fieno con cui nutrire gli animali. Per questo l’orto, nella Vallée era ridotto ai minimi termini, ma carote, porri, cavoli, barbabietole e cipolle non mancavano, perché simbolo degli ortaggi di montagna e fonte fondamentale di vitamine. Gli ortaggi della Valle d’Aosta oggi come ieri conservano una concentrazione di sapore davvero unica, un pieno di gusto di montagna che si potrà assaporare nel menu della chef Antonella Petozzi del ristorante Frante di Ayas, che vi sedurrà a suon di insalatina dell’orto con carote, mele e primo sale, zucchine e cipollotti in carpione con tris di affettati, pan brioches con erbette al beuro colò e fonduta di caprino (Vallée d’Aoste Doc Müller Thurgau); gnocchetti di ricotta d’alpeggio e spinaci gratinati al burro d’alpeggio e timo varico, vellutata di zucchine con crostini di pane alle noci e prosciutto crudo Saint- Marcel croccante (Vallée d’Aoste Doc Chardonnay élevé en fût de chêne); bracioline d’agnello con salsa alla menta e carote novelle glassate (Vallée d’Aoste Doc Syrah); bavarese al Génépy, torta di fragole di Lignod e panna (Arline, vino da uve stramature). I vini abbinati sono della cantina Maison Anselmet. In accompagnamento: “I luoghi e i sapori degli ortaggi” narrati da Donatella Cinà con l’intrattenimento musicale dei Trouveur Valdotèn.

PICCOLI FRUTTI | 27 luglio | La Baita | Pré-Saint-Didier
Mirtilli, fragole, lamponi, more in passato erano un regalo del bosco ai pastori in cerca di una piccola “dolcezza” oppure rappresentavano un completamento dell’orto per arricchire macedonie o per preparare qualche confettura. Oggi, invece, in Valle d’Aosta si pensa anche al commercio, seppur limitato, di piccoli frutti. Nicola Ricciardi, chef del ristorante La Baita di Pré-Saint-Didier, darà un assaggio di quel magico mondo che sono i piccoli frutti, con abbinamenti che talvolta sorprenderanno: cervo affumicato con frittelle di pane al Certosino e confettura di more (Vallée d’Aoste Doc Pinot Gris); baccalà ai filetti di peperone in misticanza di insalatine novelle condite con vinaigrette ai ribes di La Salle (Vallée d’Aoste Doc Chardonnay); risotto al “Vallée d’Aoste Doc Petite Arvine” mantecato alle fragoline di bosco della Valdigne e foglioline di mentuccia (Müller Thurgau Brut Folies vino spumante); sella di capriolo ai mirtilli di Saint-Denis con insalatina di cavolo cappuccio all’olio di noci su schiacciatina di trifolla du Grand St. Bernard (Valée d’Aoste Doc Torrette Supérieur); piccola millefoglie ai lamponi di Gressan con salsa al Génépy (Vallée d’Aoste Doc Muscat Petit Grain). I vini in abbinamento sono della Cave des Onze Communes.
In accompagnamento: “I luoghi e i sapori dei piccoli frutti” narrati da Donatella Cinà con l’intrattenimento musicale del duo Monetta-Domatti.

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