Si torna a parlare della Citadelle des Archives. Il grande archivio regionale, di cui si parla da anni, è stato menzionato durante la conferenza stampa di presentazione della sede rinnovata degli archivi storici regionali. Stando a quanto ha riferito l'assessore Laurent Viérin, sono in corso degli studi per verificare possibilità di inserire nel piano di fattibilità della nuova sede universitaria, che sorgerà dove si trova l'attuale caserma Testafochi. Nell'attesa, l'edificio che accoglie gli archivi storici regionali sta affrontando una massiccia ristrutturazione. Per il momento, ha spiegato Maria Costa, la direttrice dell'istituto, è già stato possibile separare gli uffici dal luogo dove vengono conservati i fondi documentali. Documenti, manoscritti e libri antichi, preziose testimonianze della storia e della cultura dei valdostani fin dall'epoca delle grandi famiglie nobiliari, sono conservati in speciali scaffalature compattabili di ultima generazione, a temperatura e umidità costanti e controllate.
Sono numerosi però i fondi di archivio che attendono una collocazione. Nei capannoni della Cogne Acciai Speciali è custodito temporaneamente un grande patrimonio di documenti ancora da studiare e quantificare, ma già diventati proprietà della Regione. Si tratta dei monumentali archivi dell'industria siderurgica del capoluogo, che, in base alle stime effettuate, superano il chilometro di carte e volumi.
Intanto classi di studenti, ricercatori e semplici curiosi possono approfittare della prossima edizione delle "portes ouvertes", il 10 e l'11 novembre: saranno organizzate su prenotazione visite guidate agli archivi regionali, condotte dal personale dell'istituto. Per i più "pigri" è stato realizzato un nuovo opuscolo che spiega, in termini semplici e sintetici, cosa sono gli archivi regionali e a cosa servono.