Un’Italia allo sbando è quella che ritrae Oliviero Beha nel suo ultimo libro “Il paziente italiano. Da Berlusconi al berlusconismo passando per noi” che l’autore presenterà questa sera dalle ore 21.15 alla Maison de la Grivola di Cogne. Il giornalista “coglie
i passaggi tra politica e antipolitica, conflitti di interessi e svuotamento della giustizia, informazione/spettacolo e brutto spettacolo dell’informazione, patriottismo in calzoncini e Calciopoli, uno scandalo ancora tutto da decifrare.“
Che cos’è successo in questo paese in due anni di governo Prodi dopo e prima di Berlusconi? Come abbiamo fatto a ridurci nello stato comatoso in cui siamo? Che ne è stato della politica, di maggioranza come di opposizione, ormai trasformata in vuoto marketing? E come reagiscono gli italiani a questa regressione di democrazia? Sono queste le domande da cui parte l’analisi di Beha, giornalista definito “scomodo”, “il più noto clandestino d’Italia.”
Beha ha lavorato e scritto per testate come Tuttosport, Paese Sera, La Repubblica, Rinascita, Il Messaggero, Il Mattino e L'Indipendente e dal 1987, nell'ambito della sua attività televisiva, ha condotto su Rai Tre trasmissioni come "Va' pensiero" insieme ad Andrea Barbato, "Un terno al lotto" e "Video Zorro". Ha condotto e realizzato inoltre trasmissioni radiofoniche come Radio Zorro, Radioacolori e Beha a colori. Attualmente collabora con l’Unità. Tra i suoi ultimi libri “Crescete & prostituitevi” (Bur 2005), “Trilogia della censura” (Avagliano 2005), “Indagine sul calcio” (con Andrea Di Caro, Bur 2006), “Diario di uno spaventapasseri” (Tropea 2006) e “Italiopoli” (Chiarelettere 2007).