Ospedale, ad un pool di esperti internazionali la decisione sul futuro dei ritrovamenti

La decisione è stata presa oggi dalla Giunta regionale. "Abbiamo contattato i più grandi esperti del settore francese, tedeschi e italiani che hanno dato la disponibilità" ha spiegato Rollandin
Cultura

Sarà un pool di esperti francesi, tedeschi e italiani, sotto la regia della sovrintendenza ai beni culturali, a esprimere il parere sui reperti archeologici rinvenuti nel cantiere/scavo del presidio unico ospedaliero Parini di viale Ginevra ad Aosta. La decisione è stata presa oggi dalla Giunta regionale.  Nei mesi scorsi le indagine archeologiche hanno portato alla luce un tumulo di pietre del diametro di oltre 18 metri all’interno del quale era stato seppellito un guerriero celtico risalente a 2700 anni fa.

"Abbiamo contattato i più grandi esperti del settore francese, tedeschi e italiani che hanno dato la disponibilità"  ha spiegato Rollandin.
Del comitato scientifico faranno parte sei esperti, tra cui: Raffaella Poggiani Keller, già soprintendente per i beni archeologici della Lombardia, Venceslao Kruta, ordinario emerito di Protostoria dell’Europa presso l’Ecole pratique des hautes études alla Sorbona di Parigi e Giulio Magli, professore ordinario al politecnico di Milano, specializzato nello studio delle relazioni tra l’architettura delle antiche civiltà e la disposizione della volta celeste. 
 
"Saranno loro a decidere cosa sia ancora necessario fare di questi ritrovamenti e quali potranno essere i destini dell’insieme dell’area, tenendo presente che comunque il tumulo debba essere in qualche mantenuto. Il discorso è come e con quali perimetrazioni" ha sottolineato Rollandin. "L’area interessata dagli scavi – si legge nella delibera approvata oggi – presenta senza dubbio delle testimonianze straordinarie, di importanza scientifica europea".

Gli esperti rimarranno in carica un anno e si ritroveranno al massimo nove volte al termine dei quali dovranno fornire alla Soprintendenza regionale per i beni e le attività culturali "indicazioni utili a valutare l’importanza archeologica dei reperti rinvenuti" e "proporre eventuali soluzioni di conservazione in sito o in altro luogo, (tenendo conto della finalità principale dell’opera pubblica)".

Il comitato lavorerà in modo gratuito – previsto solo un rimborso spese – e sarà costituito dalla società di scopo Coup srl.

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