Sarà un pool di esperti francesi, tedeschi e italiani, sotto la regia della sovrintendenza ai beni culturali, a esprimere il parere sui reperti archeologici rinvenuti nel cantiere/scavo del presidio unico ospedaliero Parini di viale Ginevra ad Aosta. La decisione è stata presa oggi dalla Giunta regionale. Nei mesi scorsi le indagine archeologiche hanno portato alla luce un tumulo di pietre del diametro di oltre 18 metri all’interno del quale era stato seppellito un guerriero celtico risalente a 2700 anni fa.
Gli esperti rimarranno in carica un anno e si ritroveranno al massimo nove volte al termine dei quali dovranno fornire alla Soprintendenza regionale per i beni e le attività culturali "indicazioni utili a valutare l’importanza archeologica dei reperti rinvenuti" e "proporre eventuali soluzioni di conservazione in sito o in altro luogo, (tenendo conto della finalità principale dell’opera pubblica)".
Il comitato lavorerà in modo gratuito – previsto solo un rimborso spese – e sarà costituito dalla società di scopo Coup srl.