Printemps Théâtral: sbocciano i primi attori, al via la 40a edizione della rassegna

La rassegna in patois ha preso il via sabato 9 marzo allo Splendor con la consegna del Premio Maguì e l’esibizione di “Le Fripòn de Valtournenche” e “Le Digourdì de Charvensod”. Tra risate e riflessioni, ma anche ambiente e satira politica.
Sèidepouvoer Le Digourdì de Charvensod
Cultura

È iniziata con la consegna del Premio Maguì il Printemps Théâtral, la rassegna di teatro popolare organizzata dalla Fédérachon Valdoténa di Téatro Populéro e inserita nella programmazione della Saison Culturelle.

Edy Bétemps, Presidente della Fédérachon, annuncia le tre compagnie che più si sono distinte nella scorsa edizione: Le Fripòn de Valtournenche al primo posto, seguito da Le Digourdì de Charvensod e La Pégna Rigolada de Gignod.

Sembra uno scioglilingua il titolo della pièce che si è aggiudicata la medaglia d’oro: “Conta mé én-a conta, quénta conta té conto”. Sotto la regia di Paul Vallet, la pièce a tutto tondo si è distinta per aver unito recitazione e musica con l’esecuzione in patois di alcuni brani dei cantautori Dé André e Gaber.

Sono proprio i Fripòn della Valle del Cervino a debuttare, dando il via alla 40a edizione della rassegna.

All’apertura del sipario si presenta una scenografia costruita interamente in plastica. È lo scenario museale in cui si recita “Dzèn de Plastecca”. La commedia teatrale descrive un mondo dove comandano tecnologia e capitalismo, dove il tempo per guardarsi negli occhi è finito. Scritta da Paul Vallet nel 1994 per la compagnia Lé Béguiò, rivisitata per l’occasione e cucita sui dodici Fripòn di età compresa tra gli otto e i vent’anni, la recita porta sul palco un’importante riflessione ambientalista.

I secondi a esibirsi sono i Digourdì de Charvensod. I quindici ragazzi che compongono il gruppo parlano “des affaires” di Piazza Deffeyes e avviano un’originale campagna elettorale.

La lotta per la poltrona da Presidente si gioca tra le vie del borgo di Charvensod e nel salotto televisivo di Bruno Vespa. Marlène Jorrioz e Jordy Bollon si sfidano a colpi di promesse elettorali e accuse reciproche.

Grazie a una pièce così frizzante i Digourdì difendono il loro motto “voya de riye…é de fée riye!”. Si svolge tra il comico e il provocatorio “Sèidepou(v)oer”, in uno scenario che è un connubio tra politica regionale e nazionale.

In una serata dove tradizione e innovazione vanno a braccetto, il Printemps Théâtral compie quarant’anni e Marlène Jorrioz, Presidente del gruppo Le Digourdì de Charvensod, ne festeggia diciannove.

Sulla rassegna non è ancora il momento di far calare il sipario. Gli appuntamenti continuano ogni sabato, alle ore 21, fino al 27 aprile, ad eccezione di giovedì 18 aprile. Gli attori delle compagnie teatrali valdostane saliranno sul palco per recitare la loro pièce in patois. Biglietti in vendita prima di ogni serata direttamente al Teatro Splendor, a partire dalle 20.30, al costo di 8 euro (ingresso gratuito per i minori di 14 anni).

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