Sorgi presenta il suo libro: un album di famiglia e un pezzo di storia siciliana

“Le sconfitte non contano” è il libro che l'editorialista de La Stampa ha condiviso con il pubblico di Babel. A vent’anni dalla scomparsa, racconta la storia del padre, Nino Sorgi un avvocato impegnato nella tutela dei diritti negli anni '40 in Sicilia.
Marcello Sorgi e Arnaldo Colasanti
Cultura

Un album di famiglia e allo stesso tempo uno pezzo di storia siciliana, di quel lungo dopoguerra costellato di avvenimenti e di personaggi importanti per questa regione e per l’Italia intera. “Le sconfitte non contano” è il libro che Marcello Sorgi, editorialista de La Stampa, ha voluto condividere nel pomeriggio di sabato 20 aprile con il pubblico, numeroso, di Babel.

Un romanzo documentario, ironico e infelice che racconta, a vent’anni dalla scomparsa, la storia del padre, Nino Sorgi un avvocato impegnato profondamente nella tutela dei diritti in una Sicilia in cui la mafia, i soprusi e la disperazione erano presenti in ogni ambito della vita pubblica. "La cosa che salta più agli occhi è che i diritti, in Sicilia, erano più calpestati che altrove, più che nel resto d’Italia dove si affermava, con  grandi difficoltà, un po’ di libertà" ha raccontato Sorgi.

In una realtà, quella siciliana, in cui la mafia sottraeva il raccolto ai contadini con la minaccia delle armi, in cui era fortemente leso il diritto di opinione e si mettevano le bombe nelle redazioni dei giornali, in cui lo stesso cinema era ostacolato e il diritto a manifestare represso, Nino Sorgi cercava di intervenire per far rispettare i diritti. "Non era facile fare l’avvocato stando da quella parte perché negli studi legali di Palermo si amministravano anche tanti poteri inconfessabili" spiega ancora Marcello Sorgi.

L’intervento di Marcello Sorgi è stato introdotto e concluso da un intrattenimento musicale a cura di un Ensemble in cui hanno partecipato gli insegnati e gli allievi della Sfom, la Fondazione Maria Ida Viglino per la cultura musicale.


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