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Un atto V da record per la Parimondet

Con 180 partecipanti la Parimondet, fusione di Parisette e Remondet, dove termina la corsa, ha visto i pettorali esaurirsi in poco tempo e si conferma come uno degli appuntamenti must dell'estate valdostana.
Cultura, Sport

Cinque anni fa, per movimentare l’estate saroleintse, un gruppo di amici decide di creare un vertical goliardico da 4 km e 714m di dislivello. Nasce così la Parimondet, fusione di Parisette, il bar che ospita la partenza, e Remondet, la frazione dove termina la corsa e dove la famiglia Guyon Pellissier apre le porte del suo Chalet Remondet ai corridori.

Tanto colore e tanta voglia di far festa nei 180 partecipanti all’edizione 2019: tutti i pettorali sono volati via in poco tempo e la soddisfazione da parte degli organizzatori è tanta per una gara che in 5 anni è ormai diventata un imperdibile appuntamento. Un percorso a tratti molto impegnativo, ma che permette di ammirare la vallata centrale da alcuni punti estremamente panoramici.

Da una prima edizione timida, la macchina organizzativa è ormai lanciata: trasporto bagagli a monte, zona doccia, premi a sorteggio e per i vincitori di categorie, pranzo non solo per i corridori, ma anche per chi non ha gareggiato, e una buvette instancabile, presa d’assalto tra un dj set e l’altro. Un’atmosfera di corsa, sì, ma soprattutto di famiglia, un arrivo tra le mura di una delle dimore storiche della parte alta di Sarre e poi un pomeriggio di vera festa: gli ingredienti del successo della Parimondet non sono tanti, ma sono quelli giusti; senza dimenticare i tanti volontari che si adoperano per la riuscita dell’evento, dalle cucine allo speakeraggio.

Insomma, se goliardia deve esserci non manca di certo ai partecipanti della Parimondet: dalla squadra rosa di Courmayeur Mont Blanc, ancora sulla scia del Giro d’Italia con tanto di bici rosa al seguito, ai pacifisti di Woodstock (pronti per l’edizione 2019 dell’Arrancabirra), passando per due “mezzalamisti” con sci e tute da sci alpinismo al seguito, fino ad arrivare alla coppia che ha vinto il premio simpatia, i novelli Adamo ed Eva, vestiti solo di foglie e ramoscelli, con l’immancabile serpente e la mela tentatrice. A partecipare anche la porta del bagno del Café du Vélo, ormai la più giramondo di Aosta, portata a quota 1340m da Marco Bernardi.

Ad aggiudicarsi la corsa nella categoria femminile un’imbattibile Charlotte Bonin (oggi impegnata con il Trail Becca di Viou n.d.r.), mentre per i maschi Alex Ascenzi vola e taglia per primo il traguardo di Remondet (SCARICA LE CLASSIFICHE COMPLETE)

Mentre nei pressi di Chalet Remondet si smonta e si guarda con nostalgia a questa edizione colorata appena trascorsa, gli organizzatori sono già pronti per il prossimo anno, sperando di bissare il successo dell’atto V.

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