Un crowdfunding per “Lo Combat”, il corto che racconta il mondo degli allevatori

Il regista e sceneggiatore Gaël Truc lancia il crowdfunding per finanziare la post-produzione e la distribuzione del cortometraggio di finzione girato ad Ozein.
Lo Combat
Cultura

Una storia che parla di territorio e che valorizza il patrimonio valdostano: il cortometraggio di finzione “Lo Combat” nasce grazie a un bando della Film Commission Valle d’Aosta del novembre 2020.

“Lo Combat è un progetto che mi sta particolarmente a cuore – spiega il registra e scenografo Gaël Truc -, nato per partecipare al concorso di idee Ça Tourne della Film Commission, aperto a professionisti dell’audiovisivo valdostano. Quando ho partecipato al concorso ho cercato di staccarmi un po’ da quello che mi riesce meglio, il girato di stampo documentaristico, per approdare nel mondo della finzione e cercare stimoli nuovi. Credo di esserci riuscito, spero che, a fine lavoro, sarò soddisfatto di quello che ho fatto con la squadra che mi ha accompagnato che è davvero notevole”.

Una squadra di giovani professionisti valdostani, circa 12 persone che, in sole 2 settimane, hanno portato a casa tutto il girato necessario e che ora dovranno dedicarsi alla postproduzione, momento “altrettanto difficile e delicato, oltre che costoso in termini di energie e soldi”, scherza Gaël.

Il regista Gaël Truc
Il regista Gaël Truc

Proprio per il dispendio in termini economici, nel giorno del compleanno del regista, è partita una campagna di crowdfunding sulla piattaforma “produzionidalbasso.com”, che punta ad aiutare la produzione a finire i lavori per finalizzare “Lo Combat” e permettergli di considerarsi finito: “Abbiamo corso parecchio con la pre-produzione e i soldi stanziati tramite il concorso di idee ci sono serviti per questa prima fase. Rimane ora la post-produzione e, ovviamente, la distribuzione, passaggio altrettanto fondamentale”.

“Lo Combat” racconta il mondo degli allevatori valdostani, un pianeta molto legato a quello delle batailles ed è stato girato a Ozein, dove Gaël ha trovato un ambiente perfetto per la fiction, con le riprese notturne che hanno anche beneficiato di alcune serate di neve, “situazione perfetta per il tipo di riprese che volevamo avere”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA e da Googlepolitica sulla riservatezza e Termini di servizio fare domanda a.

Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte