Il borgo di Avise e il suo castello si riempiono gli occhi, e riempiono quelli dei visitatori, di arte. Grazie al progetto “Una boccata d’arte”, il borgo dell’alta Valle avrà un’installazione artistica dedicata da esporre all’interno del maniero che domina il centro del piccolo paese. Il progetto, di arte contemporanea, diffuso e corale, è realizzato da Fondazione Elpis in collaborazione con Galleria Continua e vuole essere un’iniezione di ottimismo, una scintilla di ripresa culturale, turistica ed economica basata sull’incontro tra l’arte contemporanea e la bellezza storico artistica di venti tra i borghi più belli ed evocativi d’Italia.
Con Una boccata d’arte Fondazione Elpis desidera dare un significativo contributo per il sostegno dell’arte contemporanea e la valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico italiano, proprio ora che l’Italia attraversa un momento difficile.
I venti borghi scelti, belli e caratteristici, che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa, saranno animati in settembre da venti installazioni temporanee site-specific, realizzate, per la maggior parte in esterni, da artisti italiani emergenti e affermati, invitati da Fondazione Elpis e Galleria Continua. Venti artisti per venti borghi, in tutte e venti le regioni d’Italia.
Ad Avise sbarcherà l’opera realizzata dalla piemontese Alice Visentin, che ha ideato un progetto-dono, partendo da un’osservazione: “le fanfare, i balli, le piccole bande e i cori erano in passato motivo di prestigio, di fervida attività artistica e occasione di aggregazione sociale. Riattivare la vitalità spontanea, che nel passato era norma e passione collettiva, serve a vivere una vita sociale felice. La distruzione silenziosa dell’aggregazione spontanea deve essere sostituita dall’espressione dal basso. Le strade festanti permettono alla società di ricreare la propria identità sociale o, più semplicemente, di creare spazi di felicità condivisa.”
In risposta alla “distruzione silenziosa dell’aggregazione spontanea”, Visentin ha concepito Il comizio, la merenda, il canto come progetto di restituzione al borgo, un’occasione di aggregazione sociale, composta da tre parti. Il comizio consiste in un’installazione nel Castello dei Signori di Avise, ricoperto di carte e grandi disegni di bande e comizi, storie ascoltate e reinterpretate, testi di canzoni popolari e lunghi fogli narranti. I lavori pittorici Io ed Anna – che rappresenta per Alice un periodo di intensa felicità condivisa – e Congresso di strane religioni – otto sagome in legno che hanno rappresentato per l’artista una possibilità di futuro durante il recente periodo di isolamento – accompagnano l’installazione. La merenda è uno dei doni al borgo di Avise da condividere con tutti i partecipanti dell’inaugurazione. Si tratta di un momento di socialità tra gli abitanti del borgo e i visitatori: una merenda domenicale che, insieme al coro cantante, intende stimolare le energie locali per alimentare il senso di appartenenza alla collettività. Il canto è un coro in scena, messo in atto da “sculture sociali”: un accordarsi di molte persone legate tra loro nello stesso momento. Il coro invitato durante l’inaugurazione è il Coro Bajolese.
L’inaugurazione dell’installazione si terrà ad Avise domenica 13 settembre alle 15.