I fratelli Raimondo e Ruggero Jona avevano soltanto 7 e 12 anni quando, dopo essersi rifugiati da Torino a Issime, nella valle del Lys, furono arrestati e deportati nel campo di concentramento di Auschwitz insieme al papà Remo, unico sopravvissuto alle camere a gas, e alla mamma Ilka. Era il 7 dicembre del 1943. Alla loro storia è dedicata una graphic novel, il “romanzo a fumetti” realizzato dagli studenti delle scuole medie dell’Istituzione scolastica Mont-Rose A di Pont-Saint-Martin e pubblicato dalla casa editrice Le Château, grazie al supporto dell’Istituto storico della resistenza e della Regione. Il risultato è un foglio-libro – una sorta di pieghevole a fisarmonica – dal titolo “Storie e vita in punta di matita”, presentato ieri sera, mercoledì 22 gennaio, all’auditorium di Pont-Saint-Martin.
La graphic novel trae ispirazione dal libro “La quotidianità negata” di Paolo Momigliano Levi, dedicato alla famiglia Jona. “L’idea ci è venuta lo scorso anno, durante una riunione a Issime, insieme a Paolo Momigliano Levi che presentava la riedizione del suo libro pensato proprio per i ragazzi. Abbiamo pensato di lavorare su questo racconto e realizzare una graphic novel – spiega Daniele De Giorgis, professore di arte e immagine -. Crediamo che questo strumento permetta un lavoro trasversale tra le classi unendo la parte scritta e la parte grafica e soprattutto ci avrebbe consentito di fare degli approfondimenti su un tema così importante e delicato”.
Il progetto ha coinvolto i professori di storia, di italiano e di arte e quasi un centinaio di studenti delle classi seconde della scuole media di Pont-Saint-Martin. “Abbiamo suddiviso il racconto di Paolo Momigliano Levi in cinque parti, una per ogni classe coinvolta – prosegue De Giorgis -. Ogni ragazzo si è occupato di realizzare una vignetta oltre a approfondire e studiare sia la storia dei fratelli Jona sia il momento in cui si è svolta andando a cercare ad esempio com’erano la scuola di Issime o la sinagoga di Torino negli anni Quaranta. Abbiamo visto che i ragazzi si sono avvicinati all’apprendimento con un approccio creativo e non solo tramite dei dati storici e questo è stato molto apprezzato”.
Grazie alla collaborazione dell’Istituto storico della resistenza, che ha coinvolto la casa editrice Le Château, le illustrazioni dei ragazzi sono diventate un foglio-libro, ovvero un libro da comporre: “Il grafico ha stampato le illustrazioni dei ragazzi su dei fogli che vanno ritagliati e incollati in ordine cronologico per costruire fisicamente la storia e il libro”, spiega il professore. La pubblicazione è stata finanziata anche dalla Regione nell’ambito della legge regionale per l’80° anniversario della Resistenza, della Liberazione e dell’Autonomia della Valle d’Aosta. Delle copie del foglio-libro possono essere ordinate rivolgendosi direttamente alla casa editrice.
“Con questo lavoro speriamo di aver lasciato ai ragazzi il messaggio che la scuola non è chiusa in se stessa ma ha bisogno e vuole confrontarsi con ciò che succede – conclude De Giorgis -. Da parte loro, i ragazzi grazie alla loro interpretazione delle parole hanno fatto rivivere la storia e l’esperienza dei fratelli Jona, restituendoci una dimensione umana che spesso per tanti motivi a scuola viene messa in secondo piano”.