Una palestinese e una israeliana sono unite dal premio “La donna dell’Anno” edizione 2007

La palestinese Nayla Ayesh e l'israeliana Lily Traubmann spno le vincitrici della decima edizione del premio, promosso dal Consiglio Valle: "Hanno saouto riconoscere il loro essere donna al di là di ogni conflitto irrisolto".
La premiazione della Donna dell'anno 2007
Cultura

Ha una doppia paternità quest'anno il premio internazionale “La donna dell'Anno”,
Sono infatti la palestinese Nayla Ayesh e l'israeliana Lily Traubmann le vincitrici della decima edizione del premio, promosso dal Consiglio regionale della Valle d'Aosta.

Come si legge nella motivazione della giuria "Nayla Ayesh e Lily Traubmann hanno saputo specchiarsi l'una nell'altra, riconoscendo il loro essere donna al di là di ogni conflitto irrisolto. Perché la loro lotta quotidiana possa rappresentare un esempio concreto di pacifica convivenza e sappia abbattere il muro di diffidenza che da troppo tempo divide il popolo israeliano e il popolo palestinese".

Nayla Ayesh, nata a Gerusalemme nel 1960 dove ha frequentato la Scuola Secondaria a Ramallah, è un medico da sempre impegnato in percorsi volti a promuovere una pace giusta e sostenibile tra Israeliani e Palestinesi, ha dato un notevole contributo al lavoro e alle attività dei Comitati delle Donne Lavoratrici Palestinesi.

Lily Traubmann è nata a Santiago del Cile nel 1955 e dal novembre del 1974 vive in Israele in un kibbutz (Megiddo).
Attivista dal 1988 delle "Donne in Nero", è impegnata per il coinvolgimento e la partecipazione delle donne del kibbutz all'interno del gruppo.
In questo contesto e nell'ambito di "Donne e Pace", si è impegnata a promuovere percorsi congiunti con le donne di Jenin, per far conoscere alle donne israeliane le condizioni in cui vivono i palestinesi nei Territori Occupati e a cercare insieme nuove forme di dialogo nella lotta contro l'occupazione.

A riportare quest'anno invece il premio Soroptimist Club è stata l'indonesiana Nurshanti Andi Sapada, già direttore generale dell'Ospedale Sudirohusodo a Makassar, "che rappresenta un punto di riferimento per le persone con disabilità e le loro famiglie nel Sud Sulawesi, in Indonesia. "

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