“Uno scioccante e rivelatore sguardo sulla società russa composto da decine di filmati postati online da adolescenti. Azioni quotidiane, riprese rubate in classe, scene di ordinaria violenza verbale, fisica e psicologica, momenti di gioia, panico e tenerezza, svelano il ritratto impietoso di un gigante al tempo spaventoso e fragile. La verità sta nella superficialità stessa delle immagini da social, oltre l’idea di documentario e testimonianza”. Con questa motivazione la giuria di Frontdoc ha consegnato al lungometraggio “Manifesto” di Angie Vinchito (Federazione Russa, 2022, 68′) la vittoria della 13esima edizione del Festival internazionale del cinema di frontiera.
Lia Furxhi, autrice, presidente dell’Aiace Nazionale, collaboratrice all’organizzazione di festival e alla creazione del CNC – Centro Nazionale del Cortometraggio; Roberto Manassero, docente di storia del cinema, autore, critico cinematografico e selezionatore per il Torino Film Festival e Laure Portier, regista francese, hanno inoltre premiato Self Portrait along the border line di Anna Dziapshipa (Georgia, 2023, 50’) come miglior mediometraggio, Olores di Alba Esquinas (Spagna, 2022, 10’) come miglior cortometraggio.
La Giuria Giovani, composta da Valentina Corrado, Elena Venturiero, Ludovico Franco, Chiara Daniela Zoja, Giulia Macello Violetta, Giulia Marta Ferrero, Nefeli Polymerou e Patrick Fantasia, ha assegnato invece il premio miglior lungometraggio a Mon Pire ennemi di Mehran Tamadon (Francia, 2023, 81’), A man’s man di di Myles Desenberg (Regno Unito, 2023, 35’) premio miglior mediometraggio e Ponto Final di Miguel López Beraza (Spagna, 2022, 23’) miglior cortometraggio. Una menzione speciale è stata assegnata anche a Hardly working di di Total Refusal (Austria, 2022, 23’).
Premio Zalab a Oido – Odio (Hearing out hate) di Diego del Pozo Barriuso (Spagna, 2023, 43’), premio Apa Vda a The man who couldn’t leave di di Chen Singing (Taipei, 35’) e infine premio del pubblico per Transition di Jordan Bryon e Monica Villamizar (USA, 2023, 89’).