Cva, bilancio “anno complicato, ma numeri di tutto rispetto”

L'azienda conserva un margine operativo lordo – indicatore che ne misura la redditività – più alto della media degli ultimi cinque anni. 36 milioni di euro dei 61 milioni di utile, andranno a Finaosta, come dividendi.
Luciano Caveri Marco Cantamessa e Enrico De Girolamo
Economia

Si comincia ad uscire da oltre un anno di grandi difficoltà e anche Cva, l’azienda partecipata regionale dell’energia rinnovabile, fa i suoi conti, presentando il bilancio per il 2020. In sostanza, le difficoltà dovute alla pandemia sono state enormi, ma a detta del presidente Marco Cantamessa “i numeri che sono venuti fuori sono di tutto rispetto”. Si parla di un margine operativo lordo (valore che misura la redditività generale di un’azienda) di quasi 139 milioni di euro, che supera di circa 4 milioni la media degli ultimi cinque anni, con un’incidenza sui ricavi in netto miglioramento: passa infatti da circa il 19 per cento del 2019 al quasi 26 per cento del 2020.

“È stato un anno drammatico a tutti i livelli e anche per le aziende del settore elettrico è stato complicato”, ha spiegato Cantamessa. Le tante aziende ferme durante la pandemia hanno causato una importante caduta della domanda che, a detta dell’amministratore delegato Enrico De Girolamo, “all’inizio della primavera dell’anno scorso era scesa ai valori degli anni 2000”. Inoltre, la drammatica congiuntura ha causato anche un crollo dei prezzi dell’energia elettrica, “in alcuni periodi – spiega ancora l’ad – hanno raggiunto il loro valore minimo storico”.

L’azienda ha tuttavia realizzato un utile di 61 milioni di euro, per quanto ammonti al 19 per cento in meno dell’anno precedente. 36 milioni di questi andranno come dividendi a Finaosta, finanziaria con cui la Regione partecipa all’azienda energetica.

Ora però, secondo Cantamessa, si attende una “ripartenza del Paese in ottica green, aspetto che mette Cva al centro di questo tipo di strategia”. “Cercheremo di capire quanto riusciremo a cavalcare il Piano nazionale di rinascita e resilienza”, previsto dal governo Draghi. Tuttavia, secondo il presidente “le risorse di Cva sono comunque importanti e consentono di andare verso la realizzazione del nostro piano strategico, che stiamo pensando da qui ai prossimi sei anni”.

“Abbiamo incontrato tutte le partecipate regionali proprio per discutere sul Pnrr – conferma l’assessore regionale alle Partecipate Luciano Caveri –. Abbiamo anche discusso del periodo di programmazione 2021-2027, i cui contorni economici sono oramai definiti e chiari”. “È stato un anno difficile, i contorni della ripresa sono indeterminati, ma speriamo di uscire presto dal tunnel della crisi – ha auspicato infine l’assessore –. Probabilmente il momento più scuro è passato e come sempre la ripresa sarà foriera di buone notizie”.

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