Due giorni di sciopero, il quotidiano “La Stampa” in protesta

I dipendenti del quotidiano torinese sono in sciopero per la "decisione di trasferire otto colleghi della redazione romana nella sede centrale torinese" definita dal piano di riorganizzazione digitale che il direttore Maurizio Molinari ha presentato oggi al Comitato di Redazione.
Giornalisti, giornalismo
Economia

Due giorni, oggi e domani, senza “La Stampa” in edicola.

I dipendenti del quotidiano torinese sono in sciopero, per decisione presa unanime dell’assemblea dei giornalisti che si oppone alla “decisione di trasferire otto colleghi della redazione romana, indebolendola notevolmente, nella sede centrale torinese nell’ambito del piano di riorganizzazione digitale che il direttore Maurizio Molinari ha presentato oggi al Comitato di Redazione”.

Nel mezzo, un altro problema: “L’azienda nell’incontro col Cdr ha ribadito di essere interessata a perseguire la strada dei prepensionamenti (il che vuol dire niente straordinari), di voler compensare tutte le domeniche pagandole solamente al 55% e più in generale di voler introdurre ulteriori misure per il contenimento dei costi, ipotesi più volte respinte dalla redazione”.

Sul “banco degli imputati”, però, c’è anche altro: “Il piano digitale è privo delle garanzie necessarie a rassicurare la redazione”, spiegano dal Cdr, “che ha infatti dichiarato lo stato di agitazione. L’assemblea ha affidato al Cdr un pacchetto di ulteriori 5 giorni di sciopero e lo sciopero delle firme a tempo indeterminato”.

Protesta che non si ferma con Stampa che, contestualmente, annuncia “lo sciopero delle firme a tempo indeterminato sia sulla carta sia sul web”.

Stampa

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