Assistenti virtuali, un nuovo lavoro creato da due amiche

È la prima realtà del genere in Regione, e porta con sé una nuova figura di lavoro pensata da Laura Battaglia e Monica Moro: "Affidandosi a noi il cliente può dedicarsi con maggiore attenzione alla costruzione e all’ampliamento del proprio ‘businnes’".
Laura Battaglia e Monica Moro
Economia

Si chiamano 'Assistenti Virtuali', ma non hanno niente a che vedere con applicazioni per smartphone come 'Siri', 'Google Assistant', 'Alexa' o 'Cortana'. Anzi, nonostante la 'virtualità' del nome sono persone vere, reali, che si offrono di occuparsi delle pratiche di una società o un'impresa, da casa loro, attraverso strumenti informatici.

È nata così in Valle d'Aosta, da qualche giorno, la LM-Assistenti Virtuali, prima realtà del genere in Valle d'Aosta che porta con sé una nuova figura di lavoro pensata da Laura Battaglia e Monica Moro, due amiche di lungo corso, entrambe esperte nel settore della telefonia mobile, esperte commerciali e nelle attività di organizzazione e amministrazione in settori economici differenti.

Cosa fanno lo spiegano direttamente loro: “L’assistente virtuale è una libera professionista, altamente qualificata, che lavora dal proprio ufficio in maniera autonoma utilizzando strumenti informatici per gestire l’attività. Noi – spiegano Battaglia e Moro – possiamo gestire la quotidianità della clientela che non può, non vuole, o, più semplicemente, non sa svolgere, determinati compiti. Affidandosi a noi il cliente può dedicarsi con maggiore attenzione alla costruzione e all’ampliamento del proprio ‘businnes’, senza ulteriori distrazioni o complicazioni”.

Concretamente, LM-Assistenti Virtuali, cosa fa? “Offriamo gli stessi servizi di un’assistente di direzione – spiegano – senza il gravame dell’assunzione e della presenza in azienda. Tanto per fare qualche esempio, per conto di altre persone, società, aziende, o enti che lo richiedono, possiamo coordinare incontri e riunioni; predisporre documenti e gestire archivi, social media, ideare e organizzare viaggi di lavoro”.

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