Bilancio regionale, in aula rispuntano i franchi tiratori

La discussione generale sui disegni di legge del bilancio preventivo 2012-2014 e della legge finanziaria regionale si è conclusa nel tardo pomeriggio. L'esame dei documenti di bilancio prosegue ora con gli approfondimenti richiesti dai gruppi consiliari.
Consiglio regionale
Economia, Politica, Società

Una lunghissima discussione, più di trenta emendamenti presentati e una sola certezza: il bilancio che sarà approvato dal Consiglio regionale della Valle d’Aosta dovrà essere a breve ritoccato e riadattato in base alle misure contenute nella nuova manovra finanziaria che sta per essere varata dal Governo Monti.“Le modifiche alla manovra sono ancora in corso – ha confermato il presidente della Regione, Augusto Rollandin – in ogni caso, il documento finanziario regionale potrà subire delle modifiche nel corso del 2012”.

I franchi tiratori

Nel segreto dell’urna due emendamenti di Alpe riscuotono più consensi rispetto a quelli di cui dispone l’opposizione. Sgambetto di tre consiglieri di maggioranza nell’esame dell’articolo 8 della finanziaria che prevede l’innalzamento della soglia per l’affidamento diretto con procedura negoziata senza bando (da 500 mila a 1 milione di euro) dei lavori pubblici. Svarione anche sulle modifiche ai requisiti per l’accesso alla qualifica dirigenziale regionale. Non si sopiscono, dunque, le tensioni all’interno della maggioranza, anche se individuare i franchi tiratori non è semplice. Due i fatti di rilievo nei giorni scorsi. L’acceso confronto durante il cogresso tematico dell’Union Valdotaine di sabato scorso e l’assenza del capogruppo del PdL Massimo Lattanzi (o di un suo delegato) durante la conferenza stampa di presentazione del bilancio regionale.

L’impatto della nuova manovra
Secondo il capogruppo del Pdl, Massimo Lattanzi, l’impatto della manovra sul bilancio 2012 della Regione sarà compreso tra i 30 e i 50 milioni di euro. “Ciò di cui stiamo discutendo oggi è quindi un documento provvisorio, un work in progress condizionato dagli eventi esterni, sempre più restrittivi rispetto alle nostre capacità di spesa”, ha commentato durante la discussione il consigliere regionale dell’Alpe, Roberto Louvin.

Per la maggioranza “è un bilancio concreto”…
“Il nostro bilancio da risposte concrete e continuità, dà certezze, cercando di mantenere gli impegni presi – ha spiegato il capogruppo di Fédération autonomiste, Leonardo La Torre – il fatto che la maggioranza voglia garantire continuità e stabilità dovrebbe togliere qualche velo alle preoccupazioni dei valdostani”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Piero Prola, consigliere dell’Union Valdôtaine. “Le basi politiche del nostro sistema sono solide – ha dichiarato – ma abbiamo bisogno di tutti. Il bilancio è solido, rigoroso, reale, prudente ed equilibrato”.

…mentre per l’opposizione “manca di prospettive”
Da Alpe e Pd è arrivata invece una bocciatura secca. “Non agisce in prospettiva” e “ripropone gli stessi identici provvedimenti anticrisi di tre anni fa”, ha attaccato il capogruppo del Pd, Carmela Fontana. “Avremmo voluto una finanziaria capace di agire in prospettiva – ha aggiunto – di affrontare l’emergenza dando ai Comuni più autonomia”. Anche il consigliere Alberto Bertin (Alpe) ha dichiarato che “non si vedono grandi novità. È un bilancio del tutto ordinario e in piena continuità con gli anni passati: è deludente e largamente inadeguato alla situazione di crisi attuale. Insomma, solite ricette, soliti slogan”.

Le misure nei confronti degli enti locali
Secondo il consigliere di Alpe Alberto Chatrian, i disegni di legge in discussione presentano “una mortificazione degli enti locali. Le leggi scaricate sulla finanza locale – ha aggiunto – sono veramente tante e il margine di manovra è sempre più ridotto, soprattutto per i piccoli Comuni”. La replica è di Francesco Salzone, capogruppo di Stella Alpina. “Nell’ambito dei trasferimenti – ha spiegato – si è mantenuto l’impegno a non modificare la norma in vigore, mantenendo nel triennio le risorse alla Finanza locale, con 247 milioni per il 2012. Ma la vera novità è l’inserimento del concetto di premialità, con un importo di 500 mila euro a favore delle amministrazioni che dimostreranno di aver operato in maniera virtuosa”.

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