Caro energia, alla Cogne Acciai Speciali si lavora sabato e domenica

La riorganizzazione, per contenere i costi dell'energia, è partita lo scorso weekend e interessa 250 dipendenti. Per far fronte alle numerose commesse ricevute, la Cogne Acciai Speciali ha in programma 60 assunzioni.
Cogne acciai speciali: la nuova cappa sul forno aod
Economia

Per contenere il caro energia la Cogne Acciai Speciali si riorganizza. Forni accesi il sabato e la domenica, spenti nei primi due giorni della settimana. La rivoluzione, partita lo scorso weekend, interessa 250 dipendenti. 

“Preso atto degli aumenti della scorsa primavera, con un trend in ascesa confermato in autunno abbiamo fatto una riflessione, come tante altre aziende, peraltro senza nemmeno parlarci.” racconta Ilaria Fadda responsabile delle risorse umane di Cogne Acciai Speciali. “Abbiamo quindi applicato il contratto dei metalmeccanici che prevede la possibilità di riorganizzare il lavoro, informando le Rsu delle variazioni”.

Il 3 gennaio c’è stata una prima applicazione della riorganizzazione, entrata a regime il 15 e 16 gennaio. “Al netto delle assenze per malattia, abbiamo avuto una buona risposta da parte dei lavoratori” prosegue Fadda. “Siamo molto soddisfatti del senso di responsabilità manifestato dai nostri colleghi, che hanno compreso le esigenze dell’azienda”.

La riorganizzazione sarà a termine “non andremo oltre giugno” e sarà “premiata” dall’azienda. “Il contratto collettivo prevede delle maggiorazioni in busta paga per il lavoro del weekend. Prevediamo di applicare ulteriori maggiorazioni nel contratto integrativo, che verrà rinnovato nel 2022. I lavoratori coinvolti nella riorganizzazione avranno si dei disagi legati al cambiamento delle proprie abitudini di vita, ma avranno anche una diversa busta paga”.

Su quest’ultima si basa la trattativa con i sindacati. “Stiamo provando a trovare un accordo sulla remunerazione per i lavoratori coinvolti” spiega Fabrizio Graziola della Fiom Cgil. “Stiamo parlando di 22 weekend di lavoro consecutivi, che è la cosa che ci preoccupa. Da un giorno all’altro i lavoratori devono cambiare le proprie abitudini di vita, pensiamo ad esempio a quelli separati, che hanno i figli il fine settimana o chi nel weekend bada ai genitori anziani. Per questo oltre al discorso economico, abbiamo chiesto alla Cogne se si può trovare una soluzione di turnistica per dare una domenica al mese di respiro ai lavoratori. Purtroppo ci è stato detto che questo non potrà avvenire nei primi mesi, quando c’è il picco più alto di corrente. C’è invece un’apertura sul secondo periodo”.

La decisione della Cogne si ripercuote anche sulle ditte esterne, che i sindacati incontreranno nei prossimi giorni.

Per far fronte alle numerose commesse ricevute, la Cogne Acciai Speciali ha in programma 60 assunzioni. “I carichi di lavoro del primo semestre sono importanti – racconta Fadda – e vanno a ricalcare quelli del 2021”.

E’ difficile ancora quantificare invece i dipendenti over 50 che, pena il mancato assolvimento dell’obbligo vaccinale, non saranno più in forze dal 1° febbraio in azienda.
“Abbiamo 270 persone over 50 in Cogne” ricorda Fadda. “Abbiamo fatto di tutto per facilitare la vaccinazione dei nostri dipendenti, riaprendo dall’11 gennaio l’hub vaccinale dell’azienda, entrato in servizio la scorsa estate, consentendo l’acceso anche ai familiari maggiorenni. L’auspicio è che non si presenti il problema di dipendenti non vaccinati, perché non potremo fare altro che attenerci alla legge come abbiamo sempre fatto.”

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