Casinò, Alpe annuncia: “Probabile una ricapitalizzazione di oltre 50 Mln”

Saldo negativo di 48 milioni di euro. "Nonostante le omissioni dei vertici della società e della Regione - incalza Alpe - anche un semplice ragioniere può capire che si sta bluffando, per di più utilizzando i soldi pubblici".
Il casinò di Saint-Vincent
Economia

Una ricapitalizzazione del Casinò di Saint-Vincent di oltre 50 milioni. A darla come molto probabile è Alpe. Scrive il movimento in una nota: "Analizzando il bilancio del Casinò, ci si rende conto che forse una ragione c’era se è stato approvato in ritardo. Non deve essere stato facile confezionare un documento appena decente dal punto di vista contabile, ma indecente dal punto di vista aziendale".

Alpe snocciola quindi alcuni dati. Le disponibilità liquide su cui la società poteva contare nel 2012 erano 18,7 milioni, nel 2013 si sono ridotte a 7,4 milioni di euro; i debiti verso le banche, che nel 2012 ammontavano a 14,7 milioni, nel 2013 sono saliti a 24,8 milioni di euro; i debiti verso altri finanziatori, che nel 2012 ammontavano a 22,1 milioni, nel 2013 sono saliti a 49 milioni di euro.

"Solo prendendo in considerazione queste voci, il saldo negativo è di 48 milioni di euro. Dal punto di vista dell’esposizione verso i creditori la situazione è dunque drammatica!" aggiunge Alpe svelando come "la società che ha svolto la revisione contabile del bilancio della Casinò SpA non ritiene corretta l’iscrizione del credito per imposte anticipate in bilancio perché la stima dell’entità degli imponibili fiscali positivi, risultanti dalle più recenti proiezioni economico finanziarie predisposte dalla società per il periodo 2014-2018, risulta non essere capiente per permettere l’integrale recupero delle imposte anticipate." Una scelta dettata ancora secondo Alpe dalla volontà di "non affrontare subito la ricapitalizzazione". Quest’ultima peraltro per il partito del Galletto "non servirà a niente se il tutto rimarrà nelle mani dei soliti incompetenti."

Alpe attacca quindi gli amministratori rei di avere con dei "goffi tentativi" dirottato l’attenzione verso fantasmagorici piani di rilancio, hotel di lusso, campagne di recupero clienti VIP e missioni all’estero alla caccia del giocatore compulsivo." E ancora "Nonostante le omissioni dei vertici della società e della Regione anche un semplice ragioniere può capire che si sta bluffando, per di più utilizzando i soldi pubblici".
 

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