Accogliendo la richiesta arrivata lunedì scorso dall'azienda, i 41 esodati della casa da gioco hanno firmato oggi la proroga dei termini dell'Isopensione fino al 31 maggio.
"Questa richiesta di proroga – spiega Vilma Gaillard, Segretario generale della Slc Cgil – deriva dal fatto che l'Azienda ha bisogno di tempo per presentare il piano industriale al Consiglio regionale e alle banche". Senza la firma della proroga i 41 lavoratori, da sei mesi senza stipendio e contributi, avrebbero dovuto rientrare dai primi di aprile in azienda. "Il rientro in azienda era impensabile – aggiunge Gaillard – la nuova amministrazione ci ha inoltre informato che la fideiussione non era stata data a causa del fatto che il Casinò non era in grado di evadere a tutte le richieste delle banche".
Nel frattempo ieri i sindacati, come annunciato, hanno inviato all’Amministratore unico Giulio Di Matteo, al Presidente della Regione e all’Assessore regionale al Bilancio, una missiva dove “diffidano l’azienda a continuare a operare le trattenute sulle buste paga dei lavoratori fino a quando la stessa non adempirà agli impegni presi”.
Cgil, Cisl, Savt, Uil e Snalc ricordando come l’accordo dell’ottobre 2015 sia ad oggi stato disatteso, annunciano che se “l’azienda continuerà ad essere inadempiente, verranno messe in atto tutte le azioni necessarie atte a recuperare le risorse fino ad oggi trattenute ai lavoratori”.