Lacrime e sangue. Il Presidente del Consiglio Mario Monti lo aveva annunciato, e con la presentazione dell’ennesima manovra di un 2011 da dimenticare in fretta, lo ha confermato. Dopo il pianto del Ministro Elsa Fornero è in arrivo infatti un’altra stangata da 30 miliardi, con la quale si chiede alle famiglie italiane un ulteriore sacrificio per uscire dalla crisi.
Quanto grande? Federconsumatori ha provato a calcolarne l’impatto. Quando tutte le misure saranno entrate a regime, le ricadute saranno di 1173 euro annui a famiglia. Nel dettaglio, gli aumenti IVA “peseranno” sulle famiglie italiane per un totale di 270 euro, gli aumenti IMU 1° casa per 440 euro, l’accise benzina per 120 euro, il bollo deposito per 47 euro e l’addizionale regionale per 90 euro. Un totale di 907 euro al quale vanno aggiunti altri 206 euro di tagli (43 per il mancato adeguamento dell’indicizzazione delle pensioni oltre i mille euro e 163 euro di tagli agli enti locali).
Una cifra che si va ad aggiungere a quella già determinata dalle precedenti manovre del governo Berlusconi, che ammontavano in totale a 2 mila euro, portando il totale a ben 3024 euro. In poche parole, una famiglia con una retribuzione netta nel 2011 di circa 32 mila euro, registrerà a seguito delle varie manovre correttive una ricaduta nella capacità di consumo di circa il 7,7% annuo.