Confusione e iniquità. Cosi il Savt Ecole descrive il concorso per docenti pubblicato ieri dal Miur.
"L’ultimo concorso ordinario per la scuola – si legge in una nota – risale a 13 anni or sono e, dopo anni di dichiarazioni, smentite, proposte mai concretizzate, apprendiamo dal bando odierno che il concorso ordinario non sarà per tutti, ma solo per gli abilitati, con l’aggiunta (per la scuola dell’infanzia e primaria) di coloro che sono entrati in possesso del titolo di studio al termine dei corsi triennali e quinquennali di scuola magistrale e dei corsi quadriennali e quinquennali sperimentali dell’istituto magistrale entro l’anno scolastico 2001/2002. Potranno partecipare anche i laureati senza successive abilitazioni, purché laureati entro l’anno accademico 2001-2002 (se corso quadriennale), entro il 2002-2003 (se quinquennale) e il 2003-2004 se la laurea prevede un corso di sei anni (medicina e veterinaria)."
Una scelta definita dal Savt "inconcepibile perché crea iniquità di trattamento tra coloro che hanno conseguito il medesimo titolo di studio, ma in anni diversi. Inoltre, per alcune classi di concorso e ordini di scuola attendono ancora di entrare in ruolo coloro che superarono il concorso nel lontano 1999. "
Ad essere esclusi dal concorso sono anche gli aspiranti docenti ammessi a frequentare i TFA (tirocini formativi attivi per conseguire l’abilitazione) "che, però, qualora ottenessero l’abilitazione allo stato attuale non potrebbero nemmeno rientrare nelle graduatorie ad esaurimento. Insomma, questi ultimi sarebbero addirittura beffati."