Crisi ancora forte, disoccupazione al 6,2%

E’ questo il dato emerso dalle prime stime elaborate dall’Ires. Se la cassa integrazione è in calo, nel settore del commercio crollano le esportazioni e il numero delle ditte attive. Per quanto riguarda il credito, aumentano invece debiti e debitori.
Economia

“I segni della crisi economica sono ancora evidenti, tenuto conto che i livelli dei consumi e dei risparmi delle famiglie consumatrici sono ancora distanti dai livelli pre-crisi (2008). Sui livelli del reddito disponibile peseranno non solo gli effetti della crisi ma anche le conseguenze delle manovre finanziarie varate dai governi nazionali nel corso del 2011 e all’inizio del 2012”.

Le premesse all’analisi congiunturale riguardante la Valle d’Aosta nel primo trimestre del 2012, elaborata dall’Ires, sono chiare: la crisi è ancora forte. “Una volta che la manovra finanziaria varata dal Governo Monti sarà a regime – si legge nel rapporto – le ricadute saranno pari mediamente a 887 euro annui a famiglia, ai quali bisogna aggiungere la cifra già prodotta dalle precedenti manovre, che porterebbe il totale a 3mila euro annui a famiglia”.

A tutto ciò occorre aggiungere la nuova stangata delle tariffe di gas e luce che da gennaio 2012 sono aumentate rispettivamente del 4,8% e del 2,7% con una maggiore spesa annua di oltre 53 euro.

Cassa integrazione in calo
Il monte ore di cassa integrazione autorizzato risulta essere in calo nella regione. Infatti, rispetto al primo trimestre del 2009 il dato generale si è contratto del 47,6% nel corso del 2010, del 20,5% nel 2011 e del 26,7% negli ultimi mesi.

Bilancia commerciale, crollano le esportazioni
Nel corso dell’ultimo trimestre del 2011 il dato relativo alle esportazioni ha registrato un nuovo sensibile calo (-9,5%), confermando le problematicità osservate già nel corso del terzo trimestre del 2011. La ripresa, iniziata a partire già dai primi mesi del 2010 dopo le pesanti contrazioni registrate tra il 2008 e il 2009, sembra aver subito un nuovo rallentamento. Anche il saldo della bilancia commerciale, dopo il netto miglioramento dei primi 6 mesi del 2011 è tornato a segnare una contrazione a causa della maggiore riduzione delle esportazioni rispetto al ridimensionamento delle importazioni.

Mercato del lavoro: disoccupazione al 6,2%
La fase di rallentamento che sembra caratterizzare l’economia valdostana mostra differenze a seconda del genere e del titolo di studio degli occupati. A fronte di una nuova lieve contrazione del tasso di occupazione maschile regionale (-1%), il dato relativo alla forza lavoro femminile risulta in crescita di 3,2 punti. Per quanto riguarda le relazioni d’impiego, la Valle d’Aosta si è caratterizzata per un lieve incremento del numero di lavoratori dipendenti e un parallelo ridimensionamento (per quanto molto contenuto) dei lavoratori registrati come artigiani e commercianti. La disoccupazione è cresciuta in tutte le regioni del Nord-Ovest, arrivando all’7,3%, mentre il Valle d’Aosta si attesta al 6,2% (6,5 per le donne, 5,9 tra gli uomini).

Sistema imprenditoriale: il numero delle aziende è calato di 130 unità
A fronte di una sistematica contrazione di tutte le altre forme giuridiche delle aziende (-1,2% per le società di persone e -1,8% per le ditte individuali nel corso del 2011), in costante crescita si mostra il dato inerente alle società di capitali, con un aumento delle aziende attive pari a +3,5%. In media, tra il 2011 e il 2010, il numero di ditte totali attive si è ancora ridotto di 130 unità, dopo il calo di 32 registrato tra il 2010 e il 2009. In modo particolare, nel corso del 2011 pesanti contrazioni si sono avute nel settore delle costruzioni (-56 ditte), nel settore agricolo (-88 aziende) e il quello del commercio (-32).

Credito locale, crescono debiti e debitori
Nonostante la presenza di criticità, il sistema bancario nel corso dell’ultimo anno ha aumentato gli stanziamenti erogati alle famiglie per i consumi. Infatti, se il dato tendenziale medio registrato nel corso del 2011 mostra una generale contrazione del credito al consumo delle famiglie (-0,5%), questo dipende soprattutto dalla riduzione di credito proveniente dalle società finanziarie, a fronte di un aumento relativo alle banche (+1,4%). In termini assoluti è possibile osservare che il credito al consumo erogato dalle banche è rimasto abbastanza stabile nel tempo, passando dai 118,2 milioni di euro erogati nel 2008 ai 126,5 erogati nel 2011. Diverso invece l’andamento del fenomeno mostrato dalle società finanziarie. In questo caso, dopo il netto incremento registrato tra il 2008 e il 2009 (+26,8%, vale a dire da 83,8 milioni a 106,3 milioni), il valore si è stabilizzato nei due anni successivi.

La presenza di criticità nel sistema socio-economico della Valle d’Aosta si possono rilevare anche attraverso l’analisi dell’evoluzione delle sofferenze delle famiglie consumatrici. Nel corso degli ultimi tre anni il numero di soggetti che ha avuto problemi a saldare debiti con le banche e società private è passato da 868 nel 2009 a 1.074 nel 2011. Parallelamente è anche cresciuto il debito netto medio non estinto dai singoli debitori, il quale è passato da un valore medio per persona pari a 18.433 euro a uno pari a 20.484 euro.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte