Cva rifà Hône 2: al via i lavori da 156 milioni per la nuova centrale idroelettrica

Si concretizza il progetto di rifacimento dell’impianto idroelettrico di Hône 2, oggi centenario. Al via il cantiere, da giugno 2025 fino al 2028. In aumento la produzione media annua di energia che sarà di circa 104 GWh.
Centrale idroelettrica Hône 2. Foto Alice Dufour
Economia

Costerà circa 156 milioni di euro, compresi gli investimenti previsti a favore delle comunità locali di Champorcher, Pontboset e Hône. Lunedì 9 giugno, in conferenza stampa, Cva (Compagnia Valdostana delle Acque) ha presentato il progetto di rifacimento dell’impianto idroelettrico di Hône 2. L’avvio dei lavori, che secondo cronoprogramma termineranno nel 2028, è previsto nel mese di giugno. A illustrarli nel dettaglio è stato il direttore operativo Lorenzo Artaz

Aumenta la produzione di energia: da 49GWh a 104 GWh

Due turbine Pelton garantiranno una produzione media annua di circa 104 GWh, corrispondenti al consumo medio annuo italiano di circa 37 mila famiglie. 55 GWh in più rispetto alla produzione attuale, che è ora di 49GWh all’anno. “Stiamo pensando di produrre energia rinnovabile anche per le prossime generazioni” spiega l’ingegnere Artaz. Così Hône 2 – per energia prodotta – “passerà davanti a tanti altri impianti gestiti dall’azienda”, che vede come centrale più produttiva del parco impianti Cva quella di Valpelline.

Con la centrale nuova “ci aspettiamo l’annullamento dei costi di manutenzione” di un impianto centenario.

Il progetto di rinnovamento della centrale di Hône 2 nasce dall’esigenza di modernizzare un impianto progettato agli inizi del Novecento. “Si tratta di opere che hanno più di cent’anni. Furono realizzate dai prigionieri di guerra del primo conflitto mondiale con pietrame e malta, attraversando territori esposti a problematiche di tipo idrogeologico” racconta l’ingegnere, che ricorre ad alcuni scatti fotografici per evidenziare le problematiche dell’impianto attuale. “Le opere sono vetuste, le malte del canale sono consumate dal tempo. C’è la necessità di continui interventi di manutenzione”. E ogni intervento comporta un’interruzione del funzionamento dell’impianto, con conseguenti perdite di produzione. “Per circa quattro settimane all’anno l’acqua disponibile non viene utilizzata. Perdiamo circa 4GWh” ogni dodici mesi. A ciò si aggiungono le spese di manutenzione. “Tra il 2012 e il 2024 abbiamo speso circa 9 milioni di euro senza mai risolvere fino in fondo i problemi, ma cercando di mantenere l’esercibilità in sicurezza dell’impianto”. Aggiunge ancora Artaz: “ci aspettiamo l’annullamento dei costi di manutenzione che ora abbiamo per tenere in vita un impianto molto anziano”.

I problemi dell'attuale impianto idroelettrico di Hône 2
I problemi dell’attuale impianto idroelettrico di Hône 2

La nuova centrale di Hône 2, così come quella già esistente, avrà origine dalla presa di Outrelève, nel Comune di Champorcher. Al posto del canale derivatore a mezza costa di quasi 13 km, ci sarà una galleria di derivazione. Con una lunghezza di circa 9 km e un diametro di 4 metri, la galleria convoglierà l’acqua raccogliendo anche le acque provenienti da quattro prese secondarie, fino a raggiungere la vasca di carico posta a monte della centrale. Dalla vasca di carico una condotta forzata, dopo un salto di circa 770 metri, raggiungerà le due turbine ‘ad azione’ Pelton all’interno della centrale.

Oltre allo sviluppo del progetto, previste “opere per garantire un approvvigionamento idrico in caso di estrema necessità”.

Sarà come piantare 275 mila alberi. Infatti, “l’iniziativa contribuirà al raggiungimento degli obiettivi del Piano Energetico e Ambientale della Regione Valle d’Aosta e della Roadmap per una Valle d’Aosta Fossil Fuel Free al 2040, con 40 mila tonnellate all’anno in meno di Co2 messa in atmosfera” spiega Artaz.

Ricadute positive anche sui comuni di Hône, Pontboset e Champorcher, dove sono attesi investimenti per oltre un milione di euro. È inoltre prevista la messa in sicurezza dei versanti, che consentirà di garantire una maggiore protezione a valle in caso di dissesti idrogeologici, sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici.

“Un intervento strategico che andrà a incidere sul territorio, migliorandolo”. È il parere del Sindaco di Hône, Alex Micheletto. “L’acqua è per noi fonte primaria di ricchezza dal punto di vista territoriale ed è una ricchezza che CVA ha saputo mantenere ben radicata sul territorio. Abbiamo raggiunto alcune intese riguardo al mantenimento e alla salvaguardia della risorsa idrica, anche ad utilizzo della popolazione”. Prosegue il primo cittadino: “quando l’iter è partito si è cercato di trovare una soluzione alla carenza idrica che, negli scorsi anni, ha colpito anche il nostro comune. Oltre allo sviluppo del progetto sono state tenute in considerazione alcune opere per garantire un approvvigionamento idrico in caso di estrema necessità, così come sono state previste alcune opere di riqualificazione ambientale che permetteranno di valorizzare il territorio”.

Conferenza stampa CVA Sindaco di Hône Alex Micheletto Assessore regionale Luigi Bertschy e Amministratore delegato CVA Giuseppe Argirò (da sx a dx). Foto Alice Dufour
Conferenza stampa CVA Sindaco di Hône Alex Micheletto Assessore regionale Luigi Bertschy e Amministratore delegato CVA Giuseppe Argirò (da sx a dx). Foto Alice Dufour

Per il maxi investimento “ha prevalso la logica di una sensibilità verso un territorio”.

L’impianto idroelettrico di Hône 2 – definito impianto ad acqua fluente poiché tutta l’acqua viene turbinata e non accumulata – è uno dei primi impianti idroelettrici realizzati in Italia. Usa l’oro blu dell’Ayasse, torrente della Valle di Champorcher, e dei Laghi Miserin (2.560 m) e Vercoche (2.200 m). “L’investimento (per il rifacimento) non sarà ostacolato dalla scadenza della concessione al 2029, poiché la normativa attuale prevede che l’eventuale concessionario entrante debba riconoscere al concessionario uscente la quota di investimento non ammortizzato” specifica l’ingegnere Artaz.

Conferenza stampa CVA Amministratore delegato CVA Giuseppe Argirò e Direttore operativo Ing Lorenzo Artaz (da sx a dx). Foto Alice Dufour
Conferenza stampa CVA Amministratore delegato CVA Giuseppe Argirò e Direttore operativo Ing Lorenzo Artaz (da sx a dx). Foto Alice Dufour

Riferendosi al concretizzarsi del progetto, l’amministratore delegato di Cva, Giuseppe Argirò, dichiara “a dieci dalla fine del mandato rivendichiamo questo importante risultato”. “Siamo amministratori di una società pubblica che appartiene a una comunità. Perciò la valutazione non è stata esclusivamente sull’investimento. Ha prevalso la logica di una sensibilità verso un territorio”. Per definire una scala di paragone, Argirò precisa che la produzione dei GWh, a cui si è fatto cenno, può essere realizzata, in Sicilia, con un impianto fotovoltaico da 67 Megawatt. Con un costo che varia dagli 800 mila al milione di euro e costi di gestione “enormemente inferiori”.

Sabato 14 giugno: visite guidate alla centrale idroelettrica.

Oltre al cantiere, partiranno anche le iniziative divulgative realizzate da CVA. Un primo appuntamento è stato proprio lunedì mattina, il 9 giugno, con il laboratorio didattico sulla produzione di energia rinnovabile rivolto agli alunni della scuola primaria di Hône. Oltre all’illustrazione del progetto di rifacimento, bambini e bambine hanno visitato la centrale idroelettrica. In occasione dell’avvio dei lavori, sabato 14 giugno, saranno organizzate delle visite guidate, gratuite e aperte al pubblico, presso l’attuale impianto idroelettrico di Hône 2. Per partecipare è richiesta la prenotazione.

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