Due incubatori alle estremità del territorio, diciotto imprese supportate e assistite, sessantotto posti di lavoro creati per dipendenti di età media inferiore ai 40 anni, il tutto per un fatturato complessivo di oltre un milione di euro annui: è il bilancio dell’attività 2021 tracciato dal primo “Demo Day 2022”, l’evento conoscitivo e informativo che svela i frutti del lavoro delle Pépinières di Aosta e Pont-Saint-Martin sulle iniziative e sulle aziende valdostane. Nel corso della giornata di oggi, venerdì 8 luglio, il polo aostano ha spalancato le proprie porte a cittadini e investitori per presentare a un pubblico di professionisti e semplici curiosi sette delle nuove leve che andranno ad arricchire la rete di progetti della regione con i loro atout e le loro peculiarità; a completare l’incontro, poi, anche alcuni interventi di stakeholders ed esperti di elevato profilo orientati a proporre excursus esplicativi in merito alle opportunità impiegatizie offerte dal continente europeo.
Varietà e serietà
Debuttate dinnanzi a una community di investitors, istituzioni, potenziali competitors e persone comuni, alcuni dei quali collegati da remoto sia dall’Italia che dall’estero, le sette start up protagoniste del “Demo Day 2022” hanno raccontato se stesse, la propria filosofa e i propri scopi futuri pronte a lanciarsi nel proprio mercato di riferimento grazie all’auspicato supporto dei finanziatori presenti.
“In una proficua interazione tra un oggetto comune e un meccanismo antico come quello dell’orologio e le necessità sempre più spiccate di modernità e socialità delle masse, Aenigma si propone ai suoi potenziali acquirenti come il primo marchio al mondo dotato dei cosiddetti Non-Fungible Token, marchi virtuali e criptati che fungono per il cliente da sorta di certificato di autenticità dell’originalità del prodotto acquistato – ha illustrato il producer Paolo Gianotti, che già a partire dal mese di settembre auspica di poter lanciare sul mercato le collezioni da cento pezzi ciascuna del suo brand, destinando sin da subito il 10% degli introiti alla gestione di un fondo per il Pianeta; punta invece a ritagliarsi uno spazio nel campo della stampa su abito e del manufacturing l’azienda PeakJet di Luca Di Taranto, che con il suo team composto da nove fedelissimi ha già “avviato importanti collaborazioni di ricerca con aziende e istituti oltre che alcuni studi su materie prime e prodotti di base volti a introdurre elementi tuttora ignorati nel mondo della stampa quali la personalizzazione e la customizzazione delle stampanti sulla base delle esigenze dei richiedenti”.
Accanto ai sistemi di abbattimento dell’impatto energetico tramite gestione razionale e consapevole delle risorse con software open source proposte da Thomas Ferrero di Myna nonché di ragionamento sulla lotta allo spreco e l’ottimizzazione del capitale elettrico in chiave green di 4NRG di Massimo Salerno e di QTools di Ahmed Dagani, largo spazio è stato donato ad alcuni progetti originali e proiettati lungo la strada della modernità.
“Poco costosa ma molto innovativa, la tecnologia delle High Altitude Platforms si basa sull’installazione di alcuni droni a bordo di palloni stratosferici per l’osservazione del secondo dei cinque strati che compongono l’atmosfera terrestre, immettendo sul mercato nuove immagini ad altissima risoluzione vendibili a provider, istituzioni e aziende private come prosecuzione del lavoro di monitoraggio nei campi dell’agricoltura di previsione, della copertura dei ghiacciai, delle catastrofi naturali e dei datalink da noi avviati in passato – ha chiarificato Victor Miherea di Stratologic; con il suo HortoBot, Roberto Minetto produce altresì sistemi robotici per l’orticoltura di prossimità e non solo “attraverso l’ingegnerizzazione di macchinari semoventi intelligenti e autonomi che si occupino di irrigazione, aratura e semina destinati a piccole e medie aziende”.
Un anno di Pépinières
In un mondo lavorativo celere e dinamico dove la Valle d’Aosta è chiamata con urgenza ad adeguarsi agli elevati standard del resto della nazione, solo l’innovazione e la tenacia delle start up del territorio possono permettere alla regione di mantenere inalterata la propria posizione di avanguardia ed eccellenza italiana: è questo il traguardo che le Pépinières di Aosta e Pont-Saint-Martin tentano di raggiungere annualmente tramite un doppio e continuo impegno nella creazione e nello sviluppo delle imprese locali.
“Quest’anno abbiamo in un certo senso sdoppiato la nostra funzione in due distinti progetti, start-alp e scale-alp, l’uno finalizzato alla costruzione e alla coltivazione embrionale di prototipi di azienda e l’altro orientato ad accelerarne i processi di crescita e di approdo sul mercato – ha spiegato Marco Riva, Project manager della Fondazione Giacomo Brodolini, incaricata della gestione dei poli d’impresa valdostani inseriti all’interno di una rete di livello italiano -. Oltre a un importante sforzo di comunicazione tramite web, social e media locali e non e alla nascita di vitali partenariati con enti locali quali Confindustria, la Chambre Valdôtaine e l’Università degli Studi della Valle d’Aosta, centrale per noi è la competizione denominata “Start cup”, in scadenza il prossimo 27 luglio, che attribuisce ai modelli di azienda di maggior valore un premio in denaro per l’ampliamento del proprio progetto”.
Nel corso dell’anno passato, i professionisti impresari di media e bassa Valle hanno voluto lanciarsi in un percorso di accompagnamento e formazione destinato a oltre quattrocento tra professionisti e cittadini, che, durante una delle oltre sessanta giornate di eventi e presentazioni, hanno potuto avere un assaggio dell’attività quotidiana del team del network locale.
“Abbiamo voluto creare spazi animati di discussione e confronto collettivi volti a mostrare alla popolazione il nostro impegno e la nostra dedizione oltre che a sensibilizzare la collettività circa il ruolo irrinunciabile dell’innovazione nell’avanzamento economico ed esistenziale del Paese – ha concluso Riva -. Particolare interesse rivestono per noi le due aree attinenti alla robotica e alle nuove tecnologie, le quali operano sia in una direzione divulgativa destinata a bambini e anziani sia in una direzione di montaggio e sperimentazione dei prototipi dei prodotti”.
Oltre i confini italiani
Il primo “Demo Day 2022” delle Pépinières di Aosta e Pont-Saint-Martin è stato anche l’occasione per i vertici della Fondazione Giacomo Brodolini, da anni impegnata nella promozione e nella valorizzazione d’impresa, di svelare il nuovo e rilevante traguardo da poco raggiunto.
“In competizione con altri enti di funzione similare alla nostra, siamo stati in grado di aggiudicarci la vittoria per la gestione di un hub di innovazione a San Francisco sotto committenza dell’Ice, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane – ha concluso l’incubation manager della Pépinière aostana, Daniele Cattaneo -. Ciò ci permetterà di condurre, tramite un percorso di accompagnamento e inserimento sul mercato, alcune delle nostre start up direttamente nell’ambita e celebre Silicon Valley”.