Sulla decisione dell’Avif di cancellare il contratto integrativo dei 961 addetti del settore degli impianti a fune interviene oggi l’Uvp.
"Ci si accorge oggi, all’improvviso – sottolinea in una nota Laurent Viérin – di ciò di cui si vociferava, già, alcuni mesi fa. Su questa vicenda, infatti, alcune voci insistenti dei mesi scorsi, ci avevano spinti, come U.V.P., a presentare un’iniziativa in Consiglio. Ma, come si poteva presumere, visto anche il periodo pre-elettorale, la risposta fumosa di allora cercava di allontanare il problema senza svelare la reale situazione, ma soprattutto non esplicitava la volontà politica in merito a questa vicenda che viene, invece, purtroppo, oggi a galla, e che penalizzerà le professionalità di un intero settore, in un momento che è già di grande difficoltà."
Secondo Viérin prima di "andare a mettere in discussione il contratto integrativo dei dipendenti" si poteva rivedere i compensi d’oro dei manager delle società pubbliche o ancora "ridurre il numero degli assessorati regionali, magari abbandonando qualche grande opera inutile, o evitando di dare un bonus di 72.000 euro ad un amministratore (Ndr l’amministratore unico del Casinò, Luca Frigerio) di una partecipata che perde 18 milioni in 6 mesi, e che già percepisce più di 300.000 euro annui, azioni che hanno miracolosamente trovato copertura finanziaria. Salvo poi tagliare altrove. E tutto questo con il benestare, per non dire la regia, della Regione. Ecco ciò che ci fa dire, oggi, che non ritroviamo una logica in queste decisioni . Ecco ciò che ci fa dire, oggi, che la giusta direzione, la bonne direction, è purtroppo, ormai totalmente perduta."