Il prodotto interno lordo cala ancora del 5% e la ripresa per la Valle d'Aosta sarà più lenta rispetto ad altre realtà italiane. Il quadro della crisi economica nella nostra regione è stato tratteggiato oggi, lunedì 26 aprile, durante la riunione dell'osservatorio regionale sul credito l'organismo istituito nel mese di giugno 2009 dall'amministrazione regionale per monitorare l'andamento del mercato del credito alle famiglie e alle imprese, sulla base dei dati forniti dalle banche e dalle associazioni di categoria.
Secondo i dati forniti oggi nel 2010 si prospetta una ripresa con un modesto incremento del Pil pari allo 0,3%, un dato inferiore rispetto a quello atteso per le altre regioni del nord ovest. Come dire: in Valle la crisi è arrivata dopo e ci metterà di più ad esaurirsi.
Migliorano le performance delle esportazioni con un +3,7% – dopo che nel 2009 si era registrato un saldo particolarmente negativo (-36,5%) – della spesa per consumi
delle famiglie (+0,7%), degli investimenti fissi lordi (+0,3%).
Ma sul fronte del mercato del lavoro, non c'è ancora da sorridere. L'occupazione nel 2009 è in calo rispetto al 2008 di circa 500 unità, pari ad una riduzione annua dello -0,9%. Una perdita di posti di lavoro che riguarda nell'80% dei casi gli uomini. Il settore più coinvolto è, come di consueto, l'industria. L'aumento della disoccupazione è stimato dall'Istat in circa 700 unità, determinato dal fatto che alla perdita di occupazione si associa un aumento della forza lavoro. Di conseguenza il tasso di disoccupazione passa dal 3,3% del 2008 al 4,4% del 2009.
Da sx: Dario Ceccarelli, Paolo Di Nicuolo, Augusto Rollandin
