C’è preoccupazione fra i sindacati per l’aggiudicazione dei giorni scorso della gara di appalto per il servizio di pulizia dei locali della Regione. Diviso in sette lotti il servizio – circa 5 milioni di euro fino al 2021 – è stato assegnato a quattro ditte torinesi, due della provincia di Cosenza e una di Trento, con ribassi tra il 30 e il 40%.
Proprio quest’ultimi giudicati troppo "alti" hanno messo in allerta le Segreterie Regionali della Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uil Trasporti e Savt Servizi. "Tagli che pregiudicano le retribuzioni delle lavoratrici e dei lavoratori" scrivono le organizzazioni sindacali.
"La situazione ormai è diventata insostenibile per questi lavoratori/trici che con il loro basso reddito devono far fronte alle necessità delle proprie famiglie". Il 70% delle maestranze sono donne e arrivano a guadagnare "meno dell’assegno di inclusione sociale".
I sindacati chiedono, quindi, alla Regione di "rivedere la logica di assegnazione degli appalti pubblici oggi effettuati al massimo ribasso" e per questo hanno richiesto un incontro urgente con l’Assessorato competente.