Gioco: Frigerio soddisfatto del decreto Balduzzi. Il Casinò dista, però, 450 metri dal “Panorama”

Secondo il decreto del Ministro Balduzzi gli apparecchi idonei al gioco d’azzardo non possono essere in un raggio di 500 metri da scuole, centri giovani ecc. La casa da gioco valdostana dista, però, 450 metri dai geometri di Chatillon.
Economia

Se la norma del decreto Balduzzi, che prevede che gli apparecchi idonei al gioco d’azzardo non possano essere in un raggio di 500 metri da scuole, centri giovani, centri residenziali, semiresidenziali sanitari e socio assistenziali e luoghi di culto, verrà approvata, è difficile dire in Valle d’Aosta quante di queste strutture sopravviverebbero. Lo stesso Casinò di Saint-Vincent, con la sua sala evolution, aperta ai residenti, dista, secondo le indicazioni  stradali di Google Maps, 450 metri dall’Istituto tecnico e per geometri di Chatillon.

Dalla casa da gioco valdostana, e in particolare dal suo Amministratore unico nonché presidente di Federgioco, Luca Frigerio, arriva però oggi un commento positivo al Decreto del Ministro per la Sanità, Renato Balduzzi. 

“Ci auguriamo – sottolinea Frigerio – che domani il Consiglio dei Ministri approvi il decreto Balduzzi, che consideriamo il primo tentativo del Governo di rimediare alla deregulation finora consentita in Italia. Occorre recepire correttamente la legislazione europea relativa alla prevenzione dell’uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo. Essa impone l’identificazione e la registrazione delle operazioni di acquisto o vendita di gettoni per il gioco al di sopra dei 2.000 euro con esclusione delle case da gioco soggette a controllo pubblico. In Italia, paradossalmente, questa normativa è stata recepita a senso unico ed applicata proprio solo nei nostri Casinò. In tutti gli altri casi, manca qualunque controllo, favorendo così, appunto, le ludopatie ed esponendo i giovani e le fasce deboli della popolazione a un grave rischio”.

La precisazione del Casinò: "Il decreto – scrivono dalla casa da gioco valdostana – qualora approvato, riguarderà i soli apparecchi di gioco, cosiddetti comma 6a e comma 7, di cui all’art. 110 del TULPS. Ne consegue che la norma non avrà alcun impatto sui Casinò, dove, da sempre, è vietato l’ingresso ai minori ed è obbligatoria, per accedere alle sale da gioco, la registrazione del cliente, previa presentazione di un documento di identità in corso di validità con tutto ciò che ne consegue anche in termini di limitazioni all’ingresso eventualmente disposte dall’Autorità di PS o richieste da famigliari."

 

 

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