“Un nuovo piano di sviluppo industriale regionale, con risorse pubbliche e private per far ripartire l’ingranaggio dell’industria “. A chiederlo è Edy Paganin, segretario del Savt Industrie. Nei giorni scorsi si è tenuto a Montjovet il XVI Congresso del sindacato, un’occasione per accendere i riflettori sulla crisi che sta duramente colpendo l’industria valdostana.
“L’unica prospettiva industriale a breve termine e della quale non ci sono ancora certezze – ha sottolineato Paganin – è la “Valle d’Aoste Technology” che dovrebbe insediarsi nell’ex area Tecdis di Châtillon, coinvolgendo e attirando realtà industriali, principalmente Start Uppers del settore innovativo/tecnologico. Purtroppo dopo la notizia dell’anno scorso, che parlava di assunzioni per oltre 150 lavoratori, tutto tace e non si vedono azioni concrete di rilancio industriale per l’area del centro valle.”
Il quadro dipinto dal segretario sul comparto industriale valdostano è nero e non risparmia neanche realtà di eccellenza come la Gps Standard di Arnad che recentemente ha dovuto fare ricorso, per la prima volta, agli ammortizzatori sociali per un sensibile calo improvviso degli ordinativi e del fatturato.
“Il dato allarmante – ha sottolineato il segretario del Savt-Industrie – alle porte del 2014, è che non c’è alcuna garanzia occupazionale nelle principali aziende industriali del tessuto valdostano. Bisogna fare una analisi approfondita tra i principali attori del settore per valutare se l’industria in Valle d’Aosta risulta ancora un settore strategico e importante della nostra economia regionale.”
Fra i settori più colpiti dall’attuale congiuntura economica, il segretario del Savt-Industrie ha ricordato quello della produzione di componentistica per l’automotive e per gli elettrodomestici citando la Tecnomec di Arnad, che negli ultimi anni ha utilizzato la cassa integrazione ordinaria, la mobilità e per due anni i contratti di solidarietà.
Sulla Cogne Acciai Speciali infine Paganin parla delle “nuove sfide che si presenteranno all’interno dello stabilimento sulle quali i sindacati dovranno prepararsi correttamente per affrontare gli eventuali cambiamenti che l’azienda vorrà proporci".