Aosta perde sei posizioni e arretra al decimo posto tra le 107 province italiane nella speciale classifica sulla qualità della vita stilata dal quotidiano economico “Il Sole 24 ore”. Le aree prese in esame dallo studio sono sei: tenore di vita, affari e lavoro, servizi, ambiente e salute, popolazione, ordine pubblico e tempo libero. Ciascuna area è suddivisa a sua volta in 36 parametri e alla pagella finale si arriva attraverso il calcolo dei "voti" ottenuti.
Nel dettaglio, per quanto riguarda Aosta, migliorano la qualità degli asili e la percezione dell’ordine pubblico, ma peggiorano il tenore di vita, l’occupazione giovanile, la popolazione e il tempo libero. In poche parole, nel capoluogo regionale si stava meglio un anno fa.
Aosta risulta la seconda città con l’inflazione più alta, al 2,9%, dietro solo a Caltanisetta (4,17%), e molto lontana da Asti, dove l’inflazione rilevata è stata dello 0,98%. La ricchezza prodotta è di circa 33.874 euro pro capite: un dato che la colloca al terzo posto dietro a Milano (36.362) e Bolzano (35.250).
Aosta figura poi al sesto posto per depositi (1.340 euro per ogni abitante), e al tredicesimo per quanto riguarda l’importo medio mensile dei pensionati valdostani (di 832 euro). E ancora, il costo medio della casa al metro quadro: Aosta, con 2.650 euro, è all’85° posto (il primo posto è occupato da Caltanissetta con 1.150 euro mentre all’ultimo figura Roma dove l’alloggio costa 5.150 euro al metro quadro).
Infine, un primato singolare: Aosta è al primo posto, con 1.532 euro, nella spesa pro capite per i veicoli. Il dato è però falsato dalle immatricolazioni delle auto da parte di società nazionali di noleggio, che per convenienza di fatto immatricolano oltre il 40% dei veicoli circolanti in Valle.