La Regione muove i passi verso l’acquisizione di Deval

Il progetto del 2000, che portò all'acquisizione delle centrali elettriche in VdA continua il suo iter. Ora l'Amministrazione regionale punta al 51% dell'azionariato delle società di distribuzione e vendita di energia elettrica.
Diga di Place Moulin
Economia
L’acquisizione  di quote Enel da parte della Regione Autonoma Valle d’Aosta sarà uno dei temi all'attenzione del Consiglio regionale nell'adunanza dell'11 e 12 febbraio prossimi. Nel 2000 la Regione acquisì le 26 centrali idroelettriche di proprietà dell'Enel ubicate in Valle e costituì una società di distribuzione dell'energia con capitale al 51% dell'Enel e per il 49% della Regione. Ora, nelle intenzioni dell’Amministrazione regionale, c’è la volontà di procedere ad un ulteriore passo avanti “Il progetto originale ha, infatti, permesso di conseguire ottimi risultati – commenta Diego Empereur, presidente della IV commissione consiliare”Sviluppo economico” –  Oggi si vuole fare un passo avanti, per garantire, da una parte, la sicurezza del servizio in tutte le zone del territorio valdostano oltre che la qualità del rapporto con gli utenti e, dall'altra, per impostare una gestione più flessibile delle politiche tariffarie a vantaggio dei cittadini”.
Il passo successivo è l’acquisto di quel 51 per cento di Deval che è ancora nelle mani dell’Enel.
 
Il tema è stato affrontato nella riunione di lunedì 19 gennaio tra la II Commissione "Affari generali" e la IV Commissione "Sviluppo economico", presiedute dal Vicepresidente Alberto Crétaz e dal Presidente Diego Empereur. La riunione congiunta ha preso in esame il testo della risoluzione sottoscritta dai Capigruppo di maggioranza, Diego Empereur, Leonardo La Torre e Francesco Salzone, e dal Capigruppo del Partito Democratico, Carmela Fontana, relativa l'acquisizione da parte della Regione di quote di capitale di proprietà Enel, punto iscritto d'urgenza all'ordine del giorno della seduta consiliare del 15 gennaio e rinviato per i dovuti approfondimenti all'esame delle Commissioni competenti.
Nel documento si evidenzia l’interesse della Regione a diventare azionista di maggioranza delle società di distribuzione e vendita di energia elettrica operanti sul territorio valdostano e tutt'oggi controllate da Enel Spa. La risoluzione invita "il Presidente della Regione, i parlamentari valdostani e le forze politiche presenti in Consiglio ad adoperarsi nelle sedi opportune per portare a completamento il progetto avviato nel 2000." 


E’ del 19 aprile 2000, infatti, l'intesa per la vendita, da parte di Enel, degli impianti ubicati sul territorio regionale. Contestualmente venne siglato l'accordo per la costituzione di una società per la distribuzione dell'energia elettrica compartecipata al 51% dall'Enel ed al 49% dalla Regione tramite Finaosta. La colossale operazione finanziaria (800 miliardi di lire) avviata dalla Giunta Viérin, puntava a dare alla Valle il controllo totale sulla produzione e distribuzione di energia idroelettrica. Così la Valle d'Aosta, prima regione in Italia, divenne autonoma nella gestione delle acque e delle risorse che da esse derivano. L'accordo diventa esecutivo il 1° giugno del 2001 con la creazione della società Geval S.p.A. Il 1° gennaio del 2002, Geval S.p.A. incorpora la preesistente società CVA SpA, di proprietà della Regione, inglobandone i siti produttivi. Per evidenziare la continuità con gli indirizzi precedenti Geval S.p.A. assume la denominazione di C.V.A. S.p.A. Compagnia Valdostana delle Acque – Compagnie Valdôtaine des Eaux S.p.A.

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