L’agricoltura in Valle è sempre più giovane: formate altre 50 nuove leve per il settore

16 Aprile 2010

Fino a qualche anno fa sembrava che l’agricoltore fosse una professione destinata a scomparire con il venire meno di quei pochi addetti, ormai anziani e senza eredi. In Valle d’Aosta questa tendenza sta per essere invertita grazie ad una serie di incentivi, fino a 40mila euro, legati al Programma di sviluppo rurale, volti a favorire l’insediamento di giovani in agricoltura. Obiettivo della misura, la 112 del Psr, è in particolare di ridurre l’età media dei lavoratori in agricoltura, favorendo l’adeguamento strutturale e la costituzione di nuove aziende, di maggiori dimensioni e quindi più concorrenziali.

Dopo i primi 44 “giovani agricoltori” formati nel 2009, l’Assessorato regionale all’Agricoltura ha diplomato oggi, con la consegna degli attestati, altre 50 nuove leve per il settore. Di queste, 19 sono ragazze e 31 i ragazzi, sette i laureati, undici i diplomati. Infine sono 21 le persone che non avendo alle spalle un’azienda, daranno vita nei prossimi mesi ad una propria attività.

La misura è rivolta infatti alle persone maggiorenni, con meno di 40 anni che non si sono ancora insediate in agricoltura o che rilevano ad esempio l’impresa famigliare, modernizzandola con colture innovative o sfruttando le energie rinnovabili. Per accedere ai contributi, oltre alla redazione di un piano aziendale, le persone devono frequentare un corso formazione di 130 ore che va a sviluppare nei partecipanti tutta una serie di competenze di tipo imprenditoriale.

L’iniziativa sta riscuotendo successo e sono molte le domande di partecipazione e le richieste di informazione che arrivano ai responsabili della misura. A sorprendere è in particolare il fatto che non sono solo i diplomati o laureati in agraria o materie simili a scegliere di diventare “giovani agricoltori” ma, tra i formati, vi sono anche laureati in giurisprudenza, architettura o ancora scienze della formazione.

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