Si aprono il 13 luglio prossimo i termini per iscriversi all’università della Valle d’Aosta. Fino al 14 settembre prossimo, dunque, gli studenti interessati a iscriversi all’ateneo potranno scegliere fra un ventaglio di quattro corsi di laurea triennali e un corso di laurea magistrale.
E dopo lo stop che aveva subito il corso in Scienze della formazione primaria, disattivato per l’anno accademico 2015-2016, si apre uno spiraglio. “Dal primo luglio – ha detto il rettore Fabrizio Cassella – si riunirà per la prima volta la commissione composta da membri dell’Università e della Sovrintendenza agli studi. L’obiettivo è di progettare un percorso molto connotato sulle lingue veicolari nell’insegnamento – italiano, francese e inglese – di modo che i laureati abbiano chance di lavoro in Valle”.
L’offerta formativa
Nel catalogo, i neodiplomati troveranno i corsi Lingue e comunicazione per l’impresa e il turismo, in Scienze dell’economia e della gestione aziendale, in Scienze e tecniche psicologiche, e in scienze politiche e delle relazioni internazionali. A questi si aggiunge la laurea magistrale in Economia e politiche del territorio e dell’impresa che consentirà agli studenti di conseguire il diploma frequentando anche l’Università di Nizza e di Chambéry.
Il diritto allo studio
“E’ particolarmente importante anche l’attenzione che diamo al diritto allo studio – ha detto il direttore generale dell’ateneo Franco Vietti – e da quest’anno le tasse potranno essere pagate in tre rate anziché in due. E vogliamo dare anche maggior peso al merito con l’esenzione totale per i diplomati che hanno conseguito un voto di 100/100”.
Attività divulgativa per la ricerca scientifica
Per valorizzare e dare maggiore evidenza all’attività di ricerca scientifica portata avanti all’Università valdostana, il sito istituzionale dell’ateneo presenterà i risultati degli oltre 50 progetti attivi. “Vogliamo fare in modo che queste attività – sottolinea Vietti – raggiungano anche il largo pubblico”. Per il 2015 sono stati stanziati 130mila euro per l’attività di ricerca dei dipartimenti a cui si aggiungono quasi 55mila euro per i due progetti trasversali a tutto l’ateneo.