Legge di stabilità, i patronati scendono in piazza contro i tagli

“Il taglio è sì sui patronati ma ricade sulle persone” hanno spiegato questa mattina i responsabili degli 8 patronati valdostani.
Economia

Otto patronati con una trentina circa di impiegati, un terzo dei quali, se la legge di stabilità dovesse passare così com’è, rischierebbero di restare senza lavoro. E’ il quadro rappresentato oggi in una conferenza stampa dai responsabili dei patronati valdostani. La manovra finanziaria del Governo colpisce su tre fronti i patronati: un taglio di 150 milioni di euro sul fondo loro riservato, la riduzione dell’aliquota sul monte contributi dei lavoratori dipendenti dallo 0,226% attuale allo 0,148% e una riduzione dell’acconto dall’80 al 45%.

“Il taglio è sì sui patronati ma ricade sulle persone” ha evidenziato Gerardo Gallo del Patronato Acli. “Il nostro intervento di tutela è previsto dalla Costituzione, è gratuito, ed è aperto a tutta la cittadinanza.”. In tutta Italia sono 8000 i posti di lavoro a rischio nei patronati. “Se la Pubblica Amministrazione facesse internamente il lavoro che noi svolgiamo – sottolinea Mauro Candelone del patronato Inas – spenderebbe un trenta per cento in più, senza contare che dovrebbero aggiungere 6000 persone all’Inps.“

I responsabili dei patronati valdostani ricordano, quindi, come con la trasmissione telematica delle pratiche all’Istituto nazionale di previdenza il loro lavoro sia aumentato. “Lavoriamo anche all’estero. – aggiunge Candelone – Su molte pratiche che svolgiamo poi non riceviamo finanziamenti, ecco perché il nostro è un sistema già al risparmio”.

Se la legge di stabilità dovesse venire approvata ricorda Sara Desandré dell’Inca Cgil “il sistema dei patronati sarebbe sostanzialmente eliminato e i cittadini si troverebbero senza tutela. E’ molto probabile che nascano dei servizi sostitutivi in capo ai privati che però si faranno pagare per le loro consulenze”. E Chikhi Lari dell’ItalUil aggiunge: “Senza il sostegno dei patronati i diritti dei cittadini rischiano di diventare virtuali, esisterebbero solo sulla carta”. Per fare conoscere le conseguenze della manovra finanziaria ai cittadini i patronati scenderanno sabato 15 novembre dalle 10 alle 17 in piazza Chanoux dove sarà possibile tra l’altro firmare la petizione avviata. “Sabato scorso alla Cidac – spiega ancora Chikhi – abbiamo raccolto 600 firme.” La mobilitazione contro i tagli ai patronati ha ottenuto ad oggi anche il sostegno di 72 parlamentari. La petizione può essere firmata anche online sui siti dei patronati e su www.tituteliamo.it.

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